Ritardi nei pagamenti, i soldi dei ristori previsti dal dl Sostegni bis non sono ancora arrivati
I pagamenti previsti dal decreto Sostegni bis sono in ritardo. Non c’è ancora nessuna traccia dei ristori che sarebbero dovuti arrivare a partire dal 16 giugno, come assicurato anche dal ministro dell’Economia, Daniele Franco: “Dal 16 giugno l’Agenzia delle Entrate farà partire i bonifici per tutti coloro che hanno chiesto e ottenuto il primo sostegno”. Bonifici che, però, ancora non sono arrivati. Pur essendo dei versamenti di fatto automatici, che non richiedono ulteriori pratiche da sbrigare per ricevere i pagamenti. Le partite Iva che hanno fatto domanda entro il 28 maggio e hanno ottenuto la prima erogazione, infatti, avrebbero già dovuto ricevere sul proprio conto corrente i fondi. Fonti di governo assicurano che i bonifici partiranno nelle prossime ore.
L’Agenzia delle Entrate e il Mef, attraverso una nota congiunta, assicurano che i pagamenti sono stati disposti e verranno riconosciuti in via automatica agli operatori economici che hanno già beneficiato del contributo previsto dal primo decreto Sostegni. Si tratta di 1,77 milioni di bonifici, per un valore totale di circa 5 miliardi di euro: verranno accreditati direttamente sui conti correnti di chi aveva ricevuto il primo ristoro. A questi bonifici si aggiungono anche i circa 38mila crediti d’imposta, per un totale di circa 166 milioni, riconosciuti agli operatori che avevano scelto questa modalità per l’erogazione del ristoro.
A sollevare il caso era stata nelle scorse ore la Confesercenti, segnalando come arrivassero da tutta Italia “segnalazioni di associati che non hanno ancora ricevuto i bonifici dei contributi a fondo perduto del Sostegni bis, la cui erogazione era stata annunciata per il 16 giugno scorso”. “Il 7 giugno, in audizione, il ministro dell'Economia e delle Finanze aveva confermato il meccanismo automatico ed annunciato che i bonifici sarebbero partiti il 16 giugno – ricorda Confesercenti –. Ad oggi, a quasi una settimana di distanza dalla data prevista, risultano non pervenuti”. La richiesta è quella di fare chiarezza sulle cause del mancato arrivo dei bonifici, con ritardi gravi perché si sommano “a ritardi precedenti: ci sono attività che ancora attendono contributi a fondo perduto previsti dal primo Sostegni o addirittura dal Ristori”. Per Confesercenti, “visto il pesante indebitamento contratto dalle imprese durante la pandemia – quasi 200 miliardi, tra prestiti e debiti con il fisco – è vitale che i contributi del Sostegni bis ed i precedenti vengano immediatamente sbloccati, per fornire alle imprese la liquidità necessaria alla ripartenza”.