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Regno Unito: Brexit in testa nei sondaggi. Cameron trema: l’uscita dall’Euro è possibile

A meno di tre settimane dal delicatissimo appuntamento con il referendum sull’uscita del Regno Unito dall’Ue, il fronte anti-europeo è avanti secondo gli ultimi sondaggi. E la Bank of England si muove e prepara un fondo di emergenza per tutelare le banche.
A cura di B. C.
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 Sterlina sotto pressione dopo la pubblicazione dei risultati di alcuni sondaggi che hanno alimentato le preoccupazioni sul rischio Brexit. In alcuni casi si sostiene che a prevalere sarebbero i favorevoli alla fuoriuscita dall'Unione europea. In particolare ieri The Observer evidenzia che il 43% degli intervistati si è infatti schierato per il "Leave", lasciando a 40% il fronte del "Remain".Numeri ancora peggiori quelli rivelati da YouGov per la trasmissione Good Morning Britain di Itv, secondo cui il 45% del campione è favorevole alla "Brexit", contro il 41% di contrari e l'11% di indecisi.  A rendere la situazione più allarmante per David Cameron è il fatto che il 41% degli interpellati considera l’immigrazione uno dei fattori determinanti per decidere come votare al referendum del 23 giugno, mentre il 29% evidenzia i rischi all’economia, punto focale della strategia “Remain”. “Allargando l'analisi alle ultime due settimane – commenta The Guardian -significa che i pro-Ue hanno perso quattro punti percentuali in questo periodo”. E così il british pound cala a 1,2699 euro, dopo un minimo di seduta a 1,2649, il livello più contenuto dall'11 maggio e laddove venerdì scorso in chiusura si attestava a 1,2737 euro. Intanto la Bank of England (BoE) sta preparando un fondo di emergenza da mettere a disposizione delle banche britanniche miliardi di sterline in liquidità come paracadute in caso di un eventuale caos finanziario se dovesse vincere il Brexit.

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