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Rc auto, arriva il contratto base: cosa cambia per gli automobilisti

Il decreto del Mise, atteso dal 2012, ha introdotto il contratto base in tema di Rc auto, grazie al quale i consumatori potranno comparare il costo dei premi e verificare quale sia la polizza più conveniente. Vediamo cosa cambierà, nel concreto, per gli automobilisti e da quando entrerà in vigore il contratto base.
A cura di Stefano Rizzuti
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Novità per i consumatori in tema di Rc auto, con l’arrivo del contratto base. Previsto dal 2012, il decreto è stato in questi giorni promulgato dal ministero dello Sviluppo economico. Ora i consumatori potranno comparare il costo dei premi e possono quindi verificare quale sia la polizza base più conveniente a parità di condizioni. Gli automobilisti, quindi, potranno verificare la reale applicazione degli sconti che viene effettuata quando si stipula la polizza. L’avvio vero e proprio del contratto base è previsto per il gennaio 2021, anche se si dovrebbe iniziare con un periodo di sperimentazione.

Rc auto, le condizioni da comunicare al consumatore

La copertura Rc auto è obbligatoria, il consumatore deve stipulare la polizza tenendo conto di cosa copre. Con il nuovo contratto base, che le compagnie devono obbligatoriamente offrire, viene previsto in modo esplicito il contenuto minimo per l’obbligo di assicurazione. L’offerta deve contenere alcuni elementi, a partire dall’oggetto del contratto, la necessità di comunicare all’assicurazione le condizioni di aggravamento del rischio assicurativo, l’estensione territoriale della polizza, la sua durata, l’attestazione dello stato di rischio, le modalità di denuncia di un eventuale sinistro, ma anche le condizioni di applicazione del Bonus malus. Devono essere previste anche le condizioni aggiuntive che l’assicurato può richiedere, così come anche l’ampliamento della copertura assicurativa che può incidere sull’ammontare del premio.

Con il contratto base consumatore può scegliere riparatore

Chi risulta essere danneggiato ha il diritto di scegliere il riparatore di fiducia, allo scopo di ottenere la migliore riparazione del suo veicolo. Finora, infatti, le compagnie in alcuni casi prevedevano clausole con penali per i casi di questo genere, ma con il decreto viene eliminato il problema. Quindi il consumatore ha facoltà di scegliere chi ripara il suo veicolo soprattutto per una questione relativa alla sicurezza sua e dei passeggeri. In generale, il decreto potrebbe abbattere i costi dei premi, anche se prima della sua attuazione il ministero deve predisporre il modello elettronico che renderà operative a attuativa la norma.

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