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Pensioni

Quota 100, poche adesioni donne e autonomi: addio ad anticipo pensionistico, cosa potrebbe cambiare

Molti lavoratori dipendenti e pochi autonomi, tantissimi uomini e pochissime donne: sono questi i dati sull’adesione alla quota 100 forniti dall’Inps. Cifre che confermano la volontà del governo di abolire l’anticipo pensionistico voluto dalla Lega per sostituirlo con una nuova misura: ecco quali sono le ipotesi in campo.
A cura di Stefano Rizzuti
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La cancellazione della quota 100 sembra cosa ormai certa. E anche gli ultimi dati pubblicati dall’Inps sull’adesione alla pensione anticipata con 62 anni di età e 38 di contributi sembrano confermare l’insuccesso della misura, con la maggior parte delle adesioni (peraltro molte meno del previsto) che ha riguardato dipendenti pubblici e privati e molti più uomini che donne. La quota 100 scadrà a fine anno, ma il suo rinnovo non ci sarà nonostante le proteste del leader della Lega, Matteo Salvini. Ci sarà, invece, un intervento per evitare di tornare alla situazione di prima e alla completa applicazione della legge Fornero. In particolare dovrà essere evitato lo scalone che scatterebbe il primo gennaio 2022 e porterebbe chi matura i requisiti solo in quel momento a dover aspettare comunque cinque anni per il pensionamento.

Pensioni, come potrebbe essere sostituita la quota 100

La quota 100 verrà sicuramente rimpiazzata quindi, ma ancora non è chiaro come. Sul campo ci sono solo tante ipotesi, ma nulla di certo. Una cifra che secondo alcuni è da mettere al centro è quella dei 63 anni: si sposterebbe l’età pensionabile prevista dalla quota 100 avanti di un anno, ma con ulteriori restrizioni, a partire da una possibile penalizzazione sull’assegno non prevista dall’attuale misura di anticipo pensionistico. La decisione, comunque, non verrà presa prima della Nota di aggiornamento al Def, attesa per il 27 settembre. La Lega, spalleggiata dai sindacati, continua però a chiedere l’uscita a 62 anni o, in alternativa, il pensionamento con 41 anni di contributi indipendentemente dall’età. Si tratta di soluzioni costose e difficilmente percorribili. La sottosegretaria all’Economia, Maria Cecilia Guerra, spiega a Repubblica che un’altra ipotesi è quella di puntare su un sistema contributivo, valutando un minimo di anni e una penalizzazione sull’assegno, comunque non trovo elevata. Il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, intanto ha messo al lavoro una commissione per valutare l’anticipo per i lavoratori gravosi.

Le adesioni a quota 100: solo 30% sono donne

L’Inps ha fornito i dati sulla quota 100 aggiornati al 31 agosto: ad accedere all’anticipo pensionistico sono state 341.128 persone, a fronte di 433mila domande pervenute: quelle respinte sono state quasi 57mila, in lavorazione ce ne sono 35mila. Hanno aderito a quota 100 273.519 lavoratori dipendenti, di cui 166.282 del settore privato e 107.237 del pubblico. I lavoratori autonomi che hanno aderito sono stati 67.609. Il 69,3% delle persone che ha aderito sono uomini, mentre poco più del 30% sono donne. L’importo lordo medio annuo è di 25.663 euro. L’impegno di spesa per il triennio è stato di 11,8 miliardi.

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