Quasi 400mila “nonni in fuga”: costretti a cure low cost all’estero
Circa 400mila anziani – con pensioni che vanno dai 650 ai 1.500 euro – sono costretti ad emigrare all'estero per avere accesso a cure mediche low cost. A rivelarlo è la Federazione italiana pensionati attività commerciali (Fipac) di Confesercenti, che ha presentato ieri il dossier "Nonni in fuga", lanciado un allarme sui viaggi di migliaia di persone in tutta Europa alla ricerca di assistenza sanitaria economica. Secondo i dati forniti dal Censis, infatti, la crisi economica ha pesantemente eroso la possibilità di accedere a cure mediche: oltre 9 milioni gli italiani hanno rinunciato a curarsi, rimandando visite e interventi, anche a causa di tempi d’attesa biblici, e tra questi circa 2 milioni sono anziani over 65.
Tra questi ultimi c' tuttavia chi, piuttosto che arresndersi e smettere di curarsi, preferisce fare un viaggio al di fuori dei confini nazionali e trovare cure a portata delle loro tasche. È così che dall’Italia, per 270 mila pensionati con una pensione da 650 a 1000 euro al mese e per i restanti 130 mila con una pensione un po’ più consistente da mille a 1.500 euro al mese, si va in Romania, Cipro, Malta, Slovenia, Canarie e altri posti ancora.
La meta low cost preferita è la Romania, scelta in prevalenza da chi necessita di cure odontoiatriche: secondo il dossier nonni in fuga in Italia di è passati da 3,7 milioni di visite dentistiche nel 2005 a 2,8 milioni nel 2012. Dati in picchiata che trovano conferma anche presso l'Associazione Nazionale Dentisti Italiani, secondo cui mezzo milione di famiglie italiane, dal 2007 al 2012, hanno rinunciato al dentista, anche in presenza di patologie serie. E' così che migliaia di anziani decidono di fare un viaggio nell'Est Europa dove – includendo anche i costi del viaggio – risparmiano almeno il 60%. C’è anche chi preferisce le Canarie, dove con una polizza medica privata di 40-80 euro al mese si ha diritto ad una copertura totale, senza contare l’Iva al 4 per cento.
"Nonni in fuga – rivela il dossier – dà conto anche di un'altra tendenza: sempre più italiani si rivolgono agli ambulatori sociali pensati quasi esclusivamente per gli stranieri, segno tangibile della una povertà sanitaria che avanza. Da Milano a Roma, passando per Firenze e Padova, gli ambulatori dedicati a chi non può permettersi le cure sono in continuo aumento".