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Quando arriva la tredicesima 2022: la data del pagamento e gli importi

La tredicesima 2022, la gratifica natalizia destinata a statali, dipendenti privati e pensionati, è in arrivo nel mese di dicembre: ecco le possibili date del pagamento, tenendo conto che essa viene corrisposta a tutti coloro che ne hanno diritto entro Natale.
A cura di Daniela Brucalossi
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La tredicesima è la mensilità aggiuntiva che arriva a dipendenti statali e privati entro Natale. Il pagamento della tredicesima 2022 non viene effettuato in un'unica data, ma cambia in base alla tipologia di impiego – pubblico o privato – e alla tipologia di contratto collettivo nazionale che disciplina i diversi ambiti del lavoro privato. L'unica data certa per il pagamento della tredicesima riguarda i pensionati, che la ricevono dall'INPS insieme all'assegno pensionistico del mese di dicembre.

Dopo i pensionati, la tredicesima 2022 verrà pagata ai dipendenti statali: il decreto legge 250/2001 infatti determina che la gratifica natalizia debba essere corrisposta nella prima metà del mese, entro il 16 dicembre 2022.

I dipendenti privati sono gli ultimi a ricevere la tredicesima mensilità: solitamente, però, l'erogazione avviene entro il 20 dicembre. Vediamo nel dettaglio le possibili date di pagamento della tredicesima per le diverse tipologie di lavoratori statali e per i dipendenti privati.

Cos'è la tredicesima e a chi spetta

La tredicesima è una mensilità aggiuntiva che spetta ai pensionati e a tutti coloro che abbiano un contratto di lavoro a tempo determinato o indeterminato; questo è l'unico requisito da soddisfare, non importa se si è lavorato per 12 mesi o per un tempo inferiore. La gratifica natalizia non spetta ai lavoratori parasubordinati, ai lavoratori autonomi o a progetto.

Per calcolare l'importo della tredicesima bisogna moltiplicare la retribuzione lorda mensile per il numero di mesi lavorati, e dividere la cifra per dodici. La cifra che si riceve in busta paga, tuttavia, è meno corposa rispetto a quella di un normale stipendio mensile. Questo perché alla tredicesima non sono applicabili le detrazioni fiscali da lavoro dipendente o quelle per i familiari a carico.

Quando arriva la Tredicesima 2022 a dipendenti statali e insegnanti?

La tredicesima dei lavoratori pubblici viene accreditata sul cedolino NoiPA insieme allo stipendio del mese, come previsto dal decreto Legge 350 del 25 settembre 2001. A dicembre, per via delle ferie natalizie, l'erogazione viene anticipata di qualche giorno rispetto al solito, come si legge sul sito ufficiale NoiPA. Tuttavia, la data varia a seconda delle categorie di lavoratori:

  • per gli insegnanti delle scuole materne ed elementari il 14 dicembre con accredito bancario e il 17 dicembre in contanti agli sportelli postali;
  • per il personale amministrato dalle direzioni provinciali del Tesoro con ruoli di spesa fissa il 15 dicembre con accredito bancario e il 18 dicembre in contanti agli sportelli postali;
  • per il personale insegnante supplente temporaneo il 16 dicembre e il 19 dicembre in contanti agli sportelli postali;
  • per il restante personale statale il 16 dicembre e il 19 dicembre in contanti agli sportelli postali;

Entro quando arriva la tredicesima ai dipendenti privati?

Generalmente i lavoratori dipendenti del settore privato, come quelli statali, ricevono la tredicesima entro il 20 dicembre. La mensilità aggiuntiva può essere erogata insieme allo stipendio o in un cedolino a parte: anche in questo caso, la data esatta dell'accredito varia a seconda del contratto collettivo nazionale. Ad esempio il contratto del Commercio prevede che la tredicesima sia erogata entro il 24 dicembre, mentre il contratto nazionale delle Telecomunicazioni stabilisce che la tredicesima mensilità debba essere erogata alla Vigilia di Natale.

In alcuni casi, le aziende possono erogare la tredicesima a rate, distribuendola sulle diverse mensilità dell'anno.

Perché l'importo della tredicesima è più basso dello stipendio?

Come sugli altri stipendi mensili, sulla tredicesima pesano le ritenute Irpef e i contributi previdenziali da versare per la quota a carico del lavoratore. Tuttavia, sulla mensilità aggiuntiva non sono applicabili  le detrazioni fiscali da lavoro dipendente o quelle per i familiari a carico. L'aliquota Irpef viene così applicata per intero, senza mitigazioni, e, di conseguenza, l'importo netto della tredicesima risulta più basso di quello delle altre mensilità. Anche i redditi di pensione vengono tassati secondo le modalità previste per i redditi di lavoro dipendente.

L'aliquota Irpef da sottrarre all'importo lordo della tredicesima va in base al proprio scaglione di reddito:

  • fino a 15mila euro è pari al 23%;
  • da 15.001 a 28mila euro è pari al 25%;
  • da 28.001 a 50mila euro è pari al 35%;
  • oltre 50.001 è pari al 43%.

L’importo della tredicesima fa parte dell’imponibile previdenziale, quindi è previsto il pagamento dei contributi, sia da parte del lavoratore che del datore di lavoro.  L'aliquota mensile a carico del lavoratore è generalmente pari al 9,19% ma, solo per il 2022, è stata ridotta al 7,19%. Il decreto Aiuti bis dello scorso luglio, infatti, ha fatto salire al 2% il taglio dei contributi ai dipendenti con reddito fino a 35mila euro.

Il calcolo della tredicesima e quanto spetta in busta paga

L'importo della tredicesima per i lavoratori dipendenti si calcola in base allo stipendio lordo annuo – nel quale sono compresi anche gli elementi aggiuntivi come gli scatti di anzianità – , agli effettivi mesi lavorati e al tipo di contratto di categoria. Nei contratti collettivi nazionali, infatti, sono indicati quali elementi concorrono alla formazione della retribuzione per il calcolo della tredicesima. Le voci contrattuali generalmente incluse sono:

  • il minimo contrattuale;
  • l’indennità di contingenza;
  • gli eventuali superminimi assorbibili o non, orari o mensili;
  • gli scatti di anzianità;
  • l’eventuale EDR o terzo elemento;
  • Le indennità a carattere continuativo (come l’indennità di cassa o maneggio denaro, di mensa, indennità di sede disagiata, indennità di lavoro notturno);
  • tutti gli elementi presenti in maniera fissa nella parte alta del cedolino paga.

Non sono invece inclusi, a meno che non abbiamo carattere di continuità:

  • gli straordinari per lavoro notturno o festivo;
  • le indennità per ferie non godute;
  • i premi annuali;
  • i rimborsi spese.

Per calcolare l'importo della tredicesima dei lavoratori dipendenti bisogna moltiplicare la retribuzione lorda mensile per il numero di mesi lavorati e dividere la cifra per dodici. Ad esempio, se il dipendente ha lavorato dal 1° aprile al 31 dicembre con una retribuzione mensile di 1200, il calcolo è:

  • 1200 (stipendio mensile lordo) x 9 (mesi lavorati) : 12 = 900 (importo della tredicesima lorda)

La tredicesima si matura mese per mese nell'anno solare dal 1º gennaio al 31 dicembre. Oltre al tempo effettivo di impiego, sono generalmente inclusi nel computo della maturazione i periodi di:

  • ferie, permessi e riposi annui;
  • festività nazionali e infrasettimanali;
  • assenze per malattia e infortunio sul lavoro, nei limiti del periodo di computo;
  • congedi per maternità e paternità, riposi giornalieri per allattamento e congedo matrimoniale.

Invece, per calcolare l'importo della tredicesima spettante ai pensionati, bisogna moltiplicare la pensione mensile lorda per il numero di mesi in cui si è ricevuto il trattamento durante l'anno corrente e dividere il tutto per 12.

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