“Povertà estrema cancellata nel 2030”, la promessa della Banca Mondiale
Far scendere il tasso di povertà assoluta del 9% nel 2020 ed eliminarla completamente nel 2030 è questo l'ambizioso obiettivo della Banca Mondiale come spiegato dal nuovo presidente Jim Yong Kim. Il neo Presidente per raggiungere l'obiettivo crede che prima di tutto bisogna riformare l'Istituto, riorganizzando sia la struttura che le attività e tenendo presente che c'è bisogno di un lavoro cooperativo. In pratica Jim Yong Kim ha annunciato che la Banca Mondiale taglierà di quattrocento milioni di dollari i propri costi amministrativi, in modo da poter utilizzare più risorse per contrastare la povertà. L'altro cambiamento riguarderà l'organizzazione della Banca Mondiale, oggi suddivisa in aree geografiche o settoriali, mentre con la riforma le aree saranno accorpate per grandi temi e funzioni per rendere il sistema meno lento e è più efficiente. In questo modo secondo Jim Yong Kim la Banca potrà rispondere sul territorio in tempi velocissimi ai vari bisogni. L'ultimo scoglio da superare sarà quello di sconfiggere la cultura della paura, il timore del rischio e la scarsa collaborazione infatti come ha sottolineato il Presidente dell'istituto di Washington spesso portano all'immobilismo.
Appoggio del Fondo Monetario – La riorganizzazione della Banca Mondiale, la prima in 20 anni, ha il pieno appoggio del Development Committee, il forum a livello ministeriale di Banca Mondiale e Fondo Monetario Internazionale. Anche il governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco, ha espresso grande apprezzamento per la riforma promossa dal Presidente Jim Yong Kim dichiarando "E' il primo passo per raggiungere un doppio obiettivo. La fine della povertà estrema e la promozione di una prosperità condivisa".