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Pioggia di downgrade sull’Italia, ma la Bce parla di ripresa

Dopo i numerosi declassamenti dei Paesi Europei, Moody’s abbassa il rating di aziende, banche ed enti locali dell’Eurozona, anche se dalla Bce assicurano che per quest’anno si prevede una graduale ripresa economica.
A cura di Antonio Palma
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Dopo i numerosi declassamenti dei Paesi Europei, Moody's abbassa il rating di aziende, banche ed enti locali dell'Eurozona, anche se dalla Bce assicurano che per quest'anno si prevede una graduale ripresa economica.

Nonostante le misure di contenimento dei Governi e le riforme che più o meno stanno interessando tutto il continente, le agenzie di Rating fotografano un'Europa ancora in piena crisi economica. Dopo il downgrade di diversi Paesi tra cui l'Italia nei giorni scorsi, oggi è stata la volta di aziende, banche, assicurazioni, ma anche di enti locali a dover subire il declassamento da parte di Moody's. I conti dell'Europa sono sempre a rischio crac e dunque le previsioni delle agenzie sottolineano l'elevato rischio per chi investe nelle realtà europee.

Downgrade anche  per Regioni Province e Comuni – La scure di Moody's oggi si è abbattuta su numerosi enti locali spagnoli, portoghesi, austriaci e italiani, tra cui tre Regioni, Lombardia, Toscana, Umbria e Veneto ma anche sulle Province e i Comuni di Milano e Firenze, sul Comune di Venezia e la Provincia di Torino. Nella pioggia di declassamenti sono finite numerose aziende private del Continente, anche di grandi dimensioni, come Eni e Poste Italiane e i grossi gruppi di assicurazione come Unipol, Generali e Allianz. Ma il dato scoraggiante sono i ben 114 downgrade a carico di banche europee tra cui  24 italiane e le pessime previsione sul prossimo futuro, con gli outlook di numerosi enti e società rivisti in negativo. Per Moody's a pesare sono soprattutto le ultime notizie sulla crescita economica e l'elevata esposizione delle banche nel debito pubblico degli Stati Europei, i cui downgrade influenzano immediatamente anche quelli delle aziende collegate.

La Bce consiglia ai Governi di puntare sulla crescita – Ovviamente le notizie non sono incoraggianti per i mercati che, infatti, fin da questa mattina fanno segnare  risultati negativi, con Piazza Affari una delle peggiori in Europa e lo spread che è ritornato a salire sopra i 400 punti. Eppure dai Governi nazionali è un susseguirsi di rassicurazioni come ha fatto ieri Monti, e anche oggi la Banca Centrale Europea lancia segnali di distensione e ricorda che questo sarà l'anno della ripresa per tutta l'Eurozona. Una ripresa "molto graduale" secondo il Presidente della Bce Mario Draghi, molto inferiore alle precedenti previsioni, ma comunque un segno più davanti al Pil. Il principale ostacolo alla crescita avvertono da Francoforte sono proprio le economie di risanamento dei conti pubblici che rischiano di frenare il credito e di conseguenza la domanda. Dalla Bce si incoraggiano i Governi, oltre che a raggiungere gi obiettivi di bilancio, anche a varare una serie di riforme sul lavoro e la flessibilità e in generale a favore della concorrenza nel mercato dei beni e servizi proprio per rafforzare la fiducia e gli investimenti.

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