Pensioni: le donne prendono 6mila euro in meno rispetto agli uomini
L’Istat ha diffuso un’analisi secondo cui nel 2014 i pensionati erano 16,3 milioni (-134 mila rispetto al 2013) e hanno percepito in media un reddito pensionistico lordo di 17 mila e 40 euro (+400 euro circa sull’anno precedente). Si tratta di un dato che nasconde una forte differenza tra le donne e gli uomini. Le donne infatti, che sono il 52,9% del totale, secondo i dati dell’Istat ricevono mediamente importi di circa 6 mila euro inferiori a quelli maschili. L'importo medio annuo per gli uomini, sempre in termini lordi, è di 20 mila 135 euro, mentre per le donne si ferma a 14 mila 283 euro. Nel rapporto Istat si legge inoltre che “le pensionate che ricevono integrazioni al minimo sono 2,9 milioni, l'81,4% del totale, un numero di oltre quattro volte superiore a quello degli uomini (673 mila)”. Dal rapporto emerge anche che l’istruzione fa la differenza. “Se il pensionato possiede un titolo di studio pari alla laurea, il suo reddito lordo pensionistico (circa 2.490 euro mensili) è più che doppio di quello delle persone senza titolo di studio o con al più la licenza elementare (1.130 euro)”, fa sapere infatti l'Istat.
Pensionati in famiglia aiutano a salvare dalla povertà – Dal rapporto sulla “Condizione di vita dei pensionati 2013-2014” emerge poi che un pensionato in casa aiuta a far quadrare i conti. Per molti è addirittura una risorsa vitale. In particolare per quasi i due terzi delle famiglie che vivono con un genitore – circa 12 milioni 400 mila – i trasferimenti pensionistici rappresentano oltre il 75% del reddito familiare disponibile (per il 26,5% sono addirittura l'unica fonte di reddito). Nel 2013 il rischio di povertà tra le famiglie con pensionati è stimato essere più basso di quello delle altre famiglie (16% contro 22,1%): ciò significa che spesso il reddito pensionistico mette al riparo da situazioni di forte disagio economico.