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Pensioni, a settembre non tutti riceveranno l’assegno il primo del mese: ecco perché

Nel mese di settembre 2018, i pensionati titolari di conti correnti postali riceveranno l’assegno previdenziale già sabato 1 settembre, mentre i pensionati titolari di conti correnti bancari dovranno attendere lunedì 3 settembre. A settembre sono inoltre previste le erogazioni delle 48mila “quattordicesime” non pagate lo scorso luglio.
A cura di Charlotte Matteini
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Qualcuno potrebbe riscuotere la pensione di settembre con qualche giorno di ritardo rispetto al solito. Il prossimo mese, infatti, l'assegno previdenziale verrà erogato il giorno uno, ma cadendo di sabato molti pensionati potrebbero essere in grado di riscuoterlo solamente due giorni dopo, ovvero lunedì 3 settembre. Stando alla normativa in vigore, introdotta da un emendamento a una vecchia legge di bilancio, nel 2018 tutte le pensioni vengono erogate il primo giorno bancabile del mese, ma non per tutti vale la stessa regola e non perché la legge faccia delle distinzioni, quanto più perché i titolari di conti correnti postali possono riscuoterla anche di sabato, a differenza dei titolari di conti correnti bancari.

Chi è titolare di un conto corrente postale, riceverà l'accredito della pensione già sabato 1 settembre, mentre invece chi ha un conto in banca dovrà attendere il giorno 3 settembre per visualizzare la somma. Perché questo? Perché le Poste, essendo aperte anche di sabato, erogano e accreditano le pensioni e i bonifici anche nel primo giorno del weekend, mentre invece le banche accreditano le somme attese solamente dal lunedì al venerdì. Ad ogni modo, spiega l'INPS sul proprio sito, il pensionato può modificare in ogni momento le coordinate per l'accredito della pensione e cambiare istituto di accredito. La domanda deve essere presentata online all'INPS attraverso il servizio dedicato.

Nel mese di settembre, inoltre, l'Inps pagherà anche la quattordicesima ai circa 48mila pensionati che non l'hanno ricevuta nel mese di luglio per assenza di dichiarazione dei redditi. La somma aggiuntiva viene attribuita d'ufficio dall'Inps, senza presentazione di alcuna domanda, in presenza di tutti gli elementi necessari per la verifica reddituale di ammissione al beneficio. Ad averne diritto sono tutti coloro che hanno compiuto 64 anni di età e che hanno un reddito lordo mensile che non superi i 1.000 euro.

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