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Paolo Barberis lascia Dada e la saluta su Facebook: “Dada amore mio”

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Stamattina, osservando i profili Facebook de co-founder di Dada avevamo capito che c'era qualcosa di grosso nell'aria, un cambiamento che, relazionato all'universo-Italia, potremmo definire epocale: dopo oltre 15 anni di amore incondizionato, Paolo Barberis abbandona la sua creatura, l'azienda che più di tutte ha rivoluzionato il panorama digitale italiano, che ha portato per prima il social networking nel nostro paese, che ha attirato l'interesse di grandissime multinazionali, che ha 15 sedi in tutto il mondo ed oltre 700 dipendenti.

Forse a molti il paragone potrà sembrare azzardato, ma l'abbandono di Dada da parte di Barberis sembra ricalcare, in tutto e per tutto, l'abbandono della Apple da parte di Jobs nel 1985. Certo, Jobs fu costretto all'abbandono mentre Barberis sembra sceglierlo, ma una scelta obbligata non è una scelta. Se le possibilità sono tradire tutto ciò in cui si crede e restare a capo del progetto per cui si è data l'anima o rimanere fedeli ad un'idea e rinunciare all'amore della propria vita, chiunque conservi una ferrea onestà intellettuale non può non sentirsi costretto. E il fatto di compiere la prima mossa, di presentare le proprie dimissioni senza attendere il benservito della compagnia, non significa che la decisione sia leggera. Ponderata, certo, ma non leggera, non facile e, soprattutto, non felice. Per il meglio, questo sì. Ma il meglio non sempre è privo di dolore.

Noi non ci auguriamo di certo che, senza Barberis, Dada segua la rovinosa caduta che caratterizzò i 10 anni Jobs-free di Apple, ma siamo assolutamente convinti che un corpo non possa andare da nessuna parte senza la sua testa, e non basta tentare di innestare un altro cervello su quelle membra perché funzionino. Barberis e Dada sono interconnessi, Dada è un'estensione del suo ingegno, della sua fantasia, della sua voglia di fare, di cambiare, di inventare, di smuovere le acque. Sarà difficile per la compagnia fiorentina vivere senza il suo direttore d'orchestra, senza il suo cuore. E certo, anche per Barberis non sarà semplice lasciare tutto e ricominciare d'accapo. Ma Paolo porta con sé la sua visionarietà, le sue idee, la sua passione: si porta via il motore e potrà ricostruire, altrove, qualcosa che gli somigli, che sia ancora capace di sorprenderlo e di sorprendere. Invece, cosa resta a Dada? Cosa le succederà? Riuscirà a cambiare pelle e sopravvivere nonostante la perdita? Se da un lato siamo assolutamente certi che Barberis si reinventerà presto e saprà regalarci altre idee, dall'altro il futuro di Dada senza di lui appare decisamente più incerto.

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Alessandro Sordi
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Ecco un estratto del comunicato stampa rilasciato da Dada pochi minuti fa:

Il Consiglio di Amministrazione di Dada S.p.A. e Paolo Barberis di comune accordo, e in seguito a divergenze sulla strategia della Società rispetto a quanto elaborato da Paolo Barberis, hanno concordato di porre fine alla collaborazione tra Paolo Barberis e Dada, società fondata nel 1995 da Paolo Barberis.
Paolo Barberis ha quindi rassegnato le dimissioni, con effetto immediato, da Amministratore (e conseguentemente da Presidente) della Società, precisando anche che non era membro di alcuno dei comitati consiliari; il Consiglio ha accettato le dimissioni, ringraziandolo per il suo contributo e il suo impegno quale socio fondatore di Dada.
L'accordo raggiunto tra le parti è stato preliminarmente sottoposto all'esame del Comitato per le Operazioni con Parti correlate, che ha espresso parere positivo sull'accordo e sulla base del parere stesso, il Consiglio di Amministrazione della Società ha approvato l'operazione, che rientra tra le operazioni di minore rilevanza ai sensi della normativa vigente. Paolo Barberis ringrazia il Consiglio, gli azionisti e tutti i dipendenti per averlo supportato e seguito in tutti questi anni nella missione imprenditoriale di Dada.
Paolo Barberis ha quindi comunicato alla Società di aver ceduto in data odierna n. 630.000 azioni Dada e che, pertanto, la sua partecipazione è scesa al di sotto del 2% del capitale sociale.

Il Consiglio di Amministrazione, con deliberazione approvata dal Collegio Sindacale, preso atto delle dimissioni di Paolo Barberis, ha quindi cooptato, ai sensi dell'articolo 2386 comma 1 del codice civile e dell'art 19 dello Statuto, quale Amministratore della Società l'avv. Alberto Bianchi (non risultando alcun candidato residuale nella lista da cui era stato tratto l'arch. Barberis), assegnandogli la carica di Presidente.
L'avvocato Bianchi (il cui curriculum sarà reso disponibile sul sito internet della Società) ha dichiarato di possedere i requisiti di indipendenza previsti dall'art. 148 comma 3 del D.Lgs. n. 58/1998, nonché dal Codice di Autodisciplina delle Società Quotate. Il Consiglio ha valutato l'avv. Bianchi indipendente in virtù dei suddetti criteri di legge, non ritenendo invece di poterlo valutare indipendente ai sensi del Codice di Autodisciplina in considerazione dell'incarico speciale conferitogli.

Update delle ore 16:04

(ANSA) – MILANO, 11 FEB – Dada, controllata di RcsMediaGroup, ha deciso di procedere alla valorizzazione delladivisione Dada.net, per la quale sono giunte alcune manifestazioni d'interesse non vincolanti da parte di operatori industriali. Il Cda ha dato mandato all'amministratore delegato di concedere un accordo di esclusiva con Buongiorno della durata di 45 giorni per svolgere la due diligence e, subordinatamente agli esiti della stessa, di eventualmente negoziare l'accordo di cessione. Il presidente Paolo Barberis, "in seguito a divergenze sulla strategia della società", lascia l'azienda fondata nel 1995. In Cda è stato cooptato Alberto Bianchi, nominato presidente.

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