Pagamento Reddito di Cittadinanza ad agosto 2022, data ricarica e importi
Come ogni mese, la prima tranche del Reddito di Cittadinanza, destinata ai neopercettori o a coloro che hanno richiesto la misura dopo 18 mensilità, ha cominciato a essere erogato lo scorso 15 agosto. Mentre i percettori da più di un mese dovranno aspettare il prossimo 27 agosto per cominciare a vedere accreditato l'importo mensile sull'apposita carta rdc emessa da Poste Italiane, come indicato sul sito Inps.
Per gli aventi diritto che vogliono richiedere il Reddito per la prima volta o vogliono presentare domanda di rinnovo, sarà sufficiente collegarsi al sito del governo dedicato. La misura viene erogata per 18 mesi consecutivi poi, se sussistono ancora i requisiti necessari per riceverla, si può fare nuovamente richiesta: a questo punto, la prima mensilità della seconda tranche verà accreditata dopo un mese di pausa.
Nel mese di luglio tanti percettori del Reddito di Cittadinanza si sono visti accreditare insieme all'importo della misura 200 euro in più, corrispondenti al bonus introdotto dal Decreto Aiuti per contrastare l'inflazione e il caro energia. Si tratta di una misura una tantum, ovvero in erogazione una sola volta. Gli aventi diritto e percettori del Reddito che non ne hanno visto l'accredito a luglio la riceveranno prevedibilmente nel mese di agosto. Un ulteriore incremento degli importi sulla carta PostePay dedicata è dato in questi mesi dall'erogazione dell'Assegno Unico per le famiglie con figli. Questo consiste in un'integrazione mensile detta Rdc/Au.
Pagamento Reddito di Cittadinanza ad agosto 2022, calendario e date
Come ogni mese, anche ad agosto 2022 il Reddito di Cittadinanza mensile viene erogato in due tranche:
- dal 15 agosto ai ai neopercettori o a coloro che hanno richiesto la misura dopo 18 mensilità consecutive e una di sospensione
- dal prossimo 27 agosto a coloro che ricevono la misura da più di un mese
Pagamento Rdc, gli importi di agosto con l'Assegno Unico
I percettori di Reddito di Cittadinanza con figli stanno ricevendo in automatico l'Assegno Unico su carta rdc dallo scorso marzo, mese di inizio di erogazione della misura di sostegno alle famiglie. La somma corrispondente all'Assegno è detta integrazione Rdc/AU e si ottiene dal calcolo di alcuni parametri relativi alla composizione del nucleo familiare. I percettori dell'rdc, infatti, non ricevono l'intera somma a cui avrebbero diritto non percependo il reddito, ma un accredito ridotto. Come spiegato dall'Inps nella circolare n. 53 dello scorso 28 aprile, l’integrazione è determinata sottraendo dall'importo teorico spettante dell’assegno unico la quota di Reddito di cittadinanza relativa ai figli che fanno parte del nucleo a cui spetta l’assegno, calcolata sulla base di una scala di equivalenza. Nello specifico, i calcoli per conoscere l'importo dell'integrazione sono:
- Integrazione Rdc/AU minorenni = Importo teorico dell'Assegno Unico in relazione all'Isee e al numero di figli minorenni a carico – Quota Rdc figli minorenni a carico
- Integrazione Rdc/AU maggiorenni = Importo teorico dell'Assegno Unico in relazione all'Isee e al numero di figli minorenni a carico – Quota Rdc figli maggiorenni a carico
I nuovi percettori dell'rdc ricevono il bonus 200 euro ad agosto?
Tanti percettori di Reddito di Cittadinanza hanno ricevuto, in automatico e contestualmente alla mensilità di luglio, anche il bonsu 200 euro una tantum previsto dal Decreto Aiuti per contrastare l'inflazione e il caro energia. L'accredito, tuttavia, è avvenuto solo in caso in cui l'Istituto non abbia verificato la presenza di altre persone aventi diritto al bonus nel nucleo familiare percettore, attività che potrebbe aver richiesto più tempo del previsto. Sono diverse infatti le segnalazioni fatte dagli utenti sulla pagina Facebook ufficiale dell'Istituto riguardo il mancato accredito del bonus 200 euro con l'rdc di luglio. Benché l'Inps non abbia dato comunicazioni ufficiali, gli accrediti mancanti dovrebbero avvenire prevedibilmente, insieme alla tranche del mese di agosto, anche per i neopercettori del Reddito.
Come controllare lo stato della ricarica su carta rdc
I percettori di Reddito di Cittadinanza possono verificare il saldo della ricarica sulla carta PostePay dedicata alla misura con le seguenti modalità:
- accedendo con SPID all'area riservata del sito ufficiale del Reddito di Cittadinanza
- inserendo la carta in un ATM Postamat e digitando il PIN
- chiamando il numero verde 800 666 888, messo a disposizione appositamente per verificare il pagamento dell'RDC
- contattando Poste Italiane o INPS
Cosa succederà al Reddito di Cittadinanza dopo le elezioni politiche
Le elezioni politiche del 25 settembre sono alle porte e la tenuta del Reddito di Cittadinanza sempre più a rischio. Il centrodestra, favorito nei sondaggi, ha inserito nei suoi programmi l'abolizione o la forte rimodulazione della misura di sostegno al reddito. Fratelli d'Italia vorrebbe abolirlo del tutto, poiché, come dichiarato dalla leader Giorgia Meloni in più occasioni, "ha fallito come strumento di lotta alla povertà che doveva essere abolita e invece ha raggiunto i massimi storici e ha fallito come misura di politica attiva del lavoro, visto che pochissimi dei percettori del reddito di cittadinanza alla fine sono stati assunti e hanno trovato un lavoro dignitoso". Il partito di Meloni vorrebbe invece reindirizzare le risorse destinate alle politiche attive "aiutando le imprese ad assumere".
Propende invece per una profonda rimodulazione del Reddito di Cittadinanza Lega, partito facente parte del governo gialloverde che ha introdotto la misura. Per il leader leghista Matteo Salvini il Reddito di Cittadinanza andrebbe lasciato alle persone "inabili al lavoro", rivedendo i criteri di accesso con una maggiore attenzione al quoziente familiare – ovvero il dato che prende in considerazione il reddito complessivo della famiglia ma anche il numero dei componenti del nucleo – , e modificando gli importi in base ai diversi livelli di povertà assoluta presenti sul territorio italiano. La Lega, inoltre, ha proposto di "togliere il Reddito a chi si trova nelle condizioni di lavorare e rifiuta più di un'offerta di lavoro".
Anche Luigi Di Maio, leader di Impegno Civico ed ex capo politico del Movimento 5 Stelle, partito ideatore del Reddito di Cittadinanza, si è espresso in favore di una modifica della misura"per farla funzionare meglio". Non per quanto riguarda la parte assistenziale di aiuto economico alle famiglie ma nella parte di coinvolgimento dei beneficiari nel mondo del lavoro. "Io non voglio abolirlo, ma i centri per l'impiego non stanno funzionando. Il reddito di cittadinanza va modificato per funzionare meglio", ha dichiarato Di Maio. "Se una persona percepisce il reddito ma c'è un posto di lavoro libero deve ricevere l'offerta per andare a lavorare. Se poi non accetta il posto di lavoro, il reddito è superato. Avevamo sperato tanto nei centri per l'impiego, ma ci sono poche Regioni in cui funzionano".