Pagamento Reddito di Cittadinanza a maggio 2023, data ricarica Inps e ultime novità
A partire dallo scorso 15 maggio 2023, sono partiti gli accrediti del Reddito di Cittadinanza mensile per i neopercettori, ovvero a coloro che lo ricevono per la prima volta. Come al solito, invece, i beneficiari che l'hanno ricevuto almeno una volta o hanno presentato richiesta di rinnovo, dovranno aspettare fino al prossimo 27 maggio 2023.
Anche nel mese di maggio l'importo base dell'Rdc sarà di 780 euro, moltiplicati per la scala di equivalenza prevista e ridotti per il valore del reddito familiare. Ma mancano ancora pochi mesi prima che la misura venga radicalmente riformata. L'ultimo decreto Lavoro, approvato in Cdm lo scorso primo maggio, delinea le prossime modifiche. Il Reddito di Cittadinanza, come previsto, sarà diviso in due parti: Assegno per l'inclusione per chi non può lavorare e Supporto alla formazione e al lavoro per chi è "occupabile". Vediamo quali sono le differenze negli importi e nei requisiti.
Pagamento Reddito di Cittadinanza a maggio 2023, date in calendario
Il calendario dei pagamenti del Reddito di Cittadinanza di maggio 2023 si divide in due date:
- dal 15 maggio scorso è stato erogato a coloro che ne beneficiano per la prima volta;
- dal prossimo 27 maggio verrà accreditato a coloro che hanno già ricevuto una mensilità o hanno avuto risposta positiva alla richiesta di rinnovo dopo 18 mesi.
Gli importi del Reddito di Cittadinanza a maggio 2023
Ancora per qualche mese gli importi del Reddito di Cittadinanza rimarranno invariati. Questi si compongono di due parti: una integra il reddito familiare fino alla soglia di 6mila euro annui, poi moltiplicati per una scala di equivalenza (7.560 euro per la Pensione di cittadinanza); l’altra, destinata solo a chi è in affitto, incrementa il beneficio di un ammontare annuo pari al canone di locazione fino ad un massimo di 3.360 euro annui (1.800 euro per la Pensione di cittadinanza). Anche alle famiglie proprietarie della casa di abitazione che hanno acceso un mutuo spetta un'integrazione, pari al massimo alla rata del mutuo e che non può comunque superare i 1.800 euro annui;
L’importo complessivo, sommate le due componenti, non può comunque comunque superare i 9.360 euro annui (780 euro mensili), moltiplicati per la scala di equivalenza e ridotti per il valore del reddito familiare.
Come riportato sul sito del governo dedicato al Reddito di Cittadinanza, "la scala di equivalenza equivale a 1 per il primo componente del nucleo familiare ed è aumentata di 0,4 per ogni ulteriore componente maggiorenne e di 0,2 per ogni ulteriore componente minorenne, fino ad un massimo di 2,1, elevato a 2,2 in presenza di componenti in condizione di disabilità grave o non autosufficienza". Inoltre, "la percezione di altri trattamenti assistenziali o redditi rilevati nell'Isee porta all'abbassamento dell'importo".
Come controllare il saldo su carta Rdc
Il Reddito di Cittadinanza viene erogato ogni mese sull'apposita carta di Poste Italiane. Si può controllare il saldo in diversi modi:
- accedendo con SPID all'area riservata del sito ufficiale del Reddito di Cittadinanza;
- inserendo la carta in un ATM Postamat e digitando il PIN;
- chiamando il numero verde 800 666 888, messo a disposizione appositamente per verificare il pagamento dell'RDC;
- contattando Poste Italiane o INPS.
Assegno d'inclusione e Supporto formazione e lavoro: come cambierà l'Rdc
Il governo Meloni sta predisponendo le modifiche che verranno attuate nei prossimi mesi al Reddito di Cittadinanza. La misura si dividerà in due per quanto riguarda importi e requisiti: l'Assegno d'Inclusione per le famiglie in difficoltà nelle quali ci sono minori, disabili o over 60 e il Supporto per la formazione e il lavoro per quei nuclei dai 18 ai 59 anni dove non sono presenti persone con disabilità.
L'Assegno di Inclusione partirà dal 1 gennaio 2024 e sarà attivo per 18 mesi, rinnovabili per altri 12. La soglia massima di Isee familiare per richiederlo dovrebbe essere di 7.200 euro e l'importo base sarà di 500 euro al mese, da moltiplicare in base alla scala di equivalenza delle persone che compongono il nucleo. Rimarrà, inoltre, il contributo per l'affitto, che ammonterà fino a 280 euro al mese.
Il Supporto per la formazione e il lavoro partirà il 1 settembre 2023 con un importo di 350 euro mensili per un massimo di 12 mesi ma solo per chi parteciperà a programmi di formazione e progetti utili alla collettività. La misura potrà essere percepita da più percettori nella stessa famiglia, basta che l'Isee familiare in corso di validità non superi i 6mila euro annui. Nello stesso nucleo uno dei componenti, che non viene incluso nella calcolo della scala di equivalenza, potrà ricevere anche l'assegno di inclusione.