Pagamento pensioni di maggio 2025, le date in calendario di Poste e le novità sulla rivalutazione

Le prossime pensioni verranno accreditate sui conti corrente bancari venerdì 2 maggio 2025, ovvero il primo giorno bancabile del mese. L'erogazione slitta di un giorno perché il 1° maggio è un giorno festivo.
La stessa data varrà per i titolari di un libretto di risparmio, di un conto BancoPosta o di una Postepay Evolution che hanno scelto l’accredito e per coloro che abitualmente ritirano i trattamenti in contanti agli sportelli postali. Poste Italiane ricorda che il pagamento in contanti è ammesso solo per gli importi complessivi fino a 1.000 euro netti.
Con l’approvazione del nuovo Documento di finanza pubblica (Dfp), varato dal Consiglio dei ministri lo scorso 9 aprile, si delineano le prime ipotesi sulla rivalutazione delle pensioni nel 2026. Emerge che, durante il 2025, l'inflazione potrebbe crescere rispetto all'anno scorso. Se l'inflazione dovesse assestarsi sul 2,1% entro la fine del 2025, anche la rivalutazione dei cedolini nel 2026 dovebbe aumentare. Vediamo come.
Quando pagano le pensioni di maggio 2025, il calendario di Poste Italiane
Le prossime pensioni potranno essere ritirate in contanti agli sportelli postali a partire da venerdì 2 maggio 2025. La stessa data varrà per i titolari di un libretto di risparmio, di un conto BancoPosta o di una Postepay Evolution che abbiano scelto l’accredito.
Poste Italiane ricorda che il pagamento in contanti è ammesso solo per gli importi complessivi fino a 1.000 euro netti. Se l’importo spettante supera tale limite, il beneficiario è tenuto a comunicare all’Inps una modalità alternativa di pagamento.
I possessori di carta di debito associate a conti/libretti o di Postepay Evolution potranno prelevare in contanti dagli ATM Postamat della provincia, senza recarsi allo sportello. Inoltre, i possessori di Carta di Debito associate a conti/libretti potranno usufruire gratuitamente di una polizza assicurativa che consente un risarcimento fino a 700 euro all’anno sui furti di contante subiti nelle due ore successive al prelievo effettuato sia dagli sportelli postali sia dagli ATM Postamat.
Per evitare tempi di attesa superiori alla media, Poste Italiane consiglia a tutti i pensionati, dove possibile, di recarsi a ritirare la pensione in tarda mattinata o durante le ore pomeridiane privilegiando i giorni successivi ai primi.
Pagamento pensioni di maggio 2025 in banca: le date
I titolari di pensione che hanno scelto di ricevere il trattamento mediante accredito su conto corrente bancario lo vedranno erogato venerdì 2 maggio 2025, ovvero il primo giorno bancabile del mese. Il calendario di pagamento Inps slitta di un giorno perché il 1° maggio è un giorno festivo.
Come consultare il cedolino della pensione
Il cedolino della pensione – tramite il quale è possibile verificare se il trattamento ha subito delle modifiche nell'importo e, nel caso, per quale motivo – può essere consultato facilmente sul portale online dell'Inps seguendo questa procedura:
- effettuare l'accesso a MyInps sul portale tramite Pin, Spid, Carta d'Identità Elettronica (Cie) o Carta Nazionale dei Servizi (Cns);
- tramite la bacheca principale entrare nella sezione "Prestazioni e servizi";
- cliccare su "Cedolino pensione e servizi collegati”.
Rivalutazioni pensioni 2026, la tabella degli aumenti fascia per fascia
Con l’approvazione del nuovo Documento di finanza pubblica (Dfp), varato dal Consiglio dei ministri lo scorso 9 aprile, si delineano le prime ipotesi sulla rivalutazione delle pensioni nel 2026. Infatti, ogni gennaio, i trattamenti vengono modificati con il meccanismo della perequazione che, in base all'indice Istat sull'andamento dei prezzi al consumo dell'anno precedente, adegua gli importi dei cedolini all'inflazione.
L’indice provvisorio di rivalutazione delle pensioni per il 2025 è di +0,8%, ovvero pari al tasso di previsione dell'inflazione dell'Istat basato sui primi nove mesi del 2024 (valore che deve essere ancora confermato). Se non dosse essere così, i pensionati nel 2026 riceverebbero un conguaglio, a credito oppure a debito.
Dal Documento di finanza pubblica emerge che, durante il 2025, l'inflazione potrebbe crescere rispetto all'anno scorso. Se l'inflazione dovesse assestarsi sul 2,1% entro la fine del 2025, anche la rivalutazione dei cedolini nel 2026 dovebbe aumentare.
Ma su questo punto il governo rimane cauto. "In questo contesto restano complesse anche le previsioni d’inflazione, che al momento tendono ad essere riviste leggermente al rialzo, per incorporare l’effetto dell’aumento dei costi commerciali sui prezzi finali; a controbilanciare, almeno in parte, la pressione verso l’alto dei prezzi agirebbero gli effetti depressivi sulla domanda determinati dalle tensioni commerciali", si legge del Documento di finanza pubblica.
In ogni caso, la percentuale di rivalutazione non verrebbe applicata allo stesso modo a tutte le pensioni. Nel 2025, segue questo criterio, che potrebbe essere replicato anche l'anno prossimo:
- nella misura del 100% sui trattamenti fino a quattro volte il minimo (quest'anno, fino a 2.394,44 euro);
- nella misura del 90% sui trattamenti con un importo tra quattro e cinque volte il minimo (quest'anno da 2.394,45 a 2.993,05 euro);
- nella misura del 75% sui trattamenti con un importo oltre cinque volte il minimo (quest'anno da 2.993,06 euro);
Gli incrementi si applicano in modo progressivo. Ad esempio, nel 2025, chi riceve 3mila euro al mese vede una rivalutazione al 100% dello 0,8% fino a 2.394,44 euro lordi e al 90% dello 0,8% per la parte eccedente.