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Pagamento pensioni di maggio 2024, le date in calendario di Poste Italiane e ultime novità

Le prossime pensioni verranno accreditate il 2 maggio 2024 sui conti corrente. A partire dalla stessa data, potranno anche essere ritirate in contanti agli sportelli postali. Vediamo quali potrebbessero essere le novità 2025 in materia previdenziale.
A cura di Daniela Brucalossi
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Le prossime pensioni verranne accreditate il 2 maggio 2024 ai titolari che hanno scelto di riceverle su conto corrente, libretti di risparmio, conti BancoPosta, Postepay Evolution, carte Postamat o carte libretto. Il 1º maggio, infatti, è un giorno festivo e quindi non bancabile. Anche i pensionati che abitualmente le ritirano in contanti alle Poste potranno recarsi agli sportelli a partire dal 2 maggio 2024.

Nelle scorse settimane, il consiglio dei ministri ha approvato il Def (documento di economia e finanza), la cui risoluzione di maggioranza è stata poi approvata anche dalle Camere. Ma nel documento non sono definiti con chiarezza gli obiettivi programmatici che Palazzo Chigi intende realizzare nella prossima Legge di Bilancio, compresi quelli in materia previdenziale.

Tuttavia, come accaduto anche nella stesura dell'ultima Legge di Bilancio, è molto probabile che per il 2025 manchino le coperture economiche necessarie per attuare una riforma strutturale delle pensioni. Si ipotizza, invece, che le misure Quota 103, Ape sociale e Opzione Donna, in scadenza a fine anno, possano essere prorogate, magari con delle ulteriori strette.

Quando pagano le pensioni di maggio 2024, il calendario di Poste Italiane

Le prossime pensioni saranno erogate in contanti alle poste a partire da giovedì 2 maggio, essendo il 1º maggio un giorno festivo e quindi non bancabile. Per evitare assembramenti e tempi di attesa superiori alla media, Poste Italiane consiglia a tutti i pensionati, dove possibile, "di recarsi a ritirare la pensione in tarda mattinata o durante le ore pomeridiane privilegiando i giorni successivi ai primi".

I possessori di carta di debito associate a conti/libretti o di Postepay Evolution potranno prelevare in contanti dagli ATM Postamat della provincia, senza recarsi allo sportello. Inoltre,Poste Italiane fa sapere che questi pensionati "potranno usufruire gratuitamente di una polizza assicurativa che consente un risarcimento fino a 700 euro all’anno sui furti di contante subiti nelle due ore successive al prelievo effettuato sia dagli sportelli postali sia dagli ATM Postamat".

Pagamento pensioni di maggio 2024: le date in banca

Come indicato dall'Inps, i titolari di pensione che hanno scelto di ricevere il trattamento mediante accredito su conto corrente, libretto di risparmio, conto BancoPosta, Postepay Evolution, carta Postamat o carta libretto lo vedranno erogato giovedì 2 maggio 2024.

Come controllare il cedolino della pensione

Il cedolino è il documento che consente ai pensionati di verificare l’importo erogato ogni mese dall’Inps e di conoscere le ragioni per cui questo può variare. Per controllarlo quello di maggio 2024 è necessario:

  • effettuare l'accesso alla propria sezione personale sul portale Inps tramite Pin, Spid, Carta d'Identità Elettronica (Cie) o Carta Nazionale dei Servizi (Cns);
  • cliccare su MyInps;
  • entrare nella sezione "Prestazioni e servizi";
  • cliccare su "Cedolino pensione e servizi collegati”.

Cosa succederà alle pensioni dopo l'approvazione del Def

Ad aprile, il consiglio dei ministri ha approvato il Def (documento di economia e finanza) – il principale strumento di programmazione economica del governo  – , la cui risoluzione di maggioranza è stata poi approvata anche dalle Camere. Tuttavia, nel documento non sono definiti con chiarezza gli obiettivi programmatici che Palazzo Chigi intende realizzare nella prossima Legge di Bilancio, anche in materia previdenziale.

A causa della mancanza di coperture economiche sufficienti, già nella scorsa Legge di Bilancio l'esecutivo aveva dovuto rinunciare a una riforma strutturale del sistema pensionistico, in particolare all'abolizione della Legge Fornero. Per il 2024, erano state invece rinnovate (con alcune restrizioni) le misure ponte per l'uscita anticipata dal mondo del lavoro, come Quota 103, Ape sociale e Opzione Donna. Tutte misure in scadenza a fine anno e che non vengano nominate nel documento di programmazione appena approvato.

L'ipotesi è che potrebbero essere prorogate anche per il 2025 (magari con ulteriori paletti), dato che, come emerge dal quadro "tendenziale" presentato nel Def,  gli spazi per interventi più strutturali sembrano limitati. Remota anche la possibilità dell'entrata in vigore di Quota 41, la misura che permetterebbe di andare in pensione con 41 anni di contributi a prescindere dall'età anagrafica. In ogni caso, si potranno fare previsioni più certe solo quando, il prossimo settembre, verrà approvato l'aggiornamento del Def.

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