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Pagamento pensioni di luglio 2022, le date di Poste Italiane: quando arriva il bonus 200 euro

A luglio 2022 le pensioni saranno distribuite in contanti alle Poste dal 1 luglio al 6 luglio. La maggior parte dei trattamenti vedrà una maggiorazione con l’erogazione del bonus 200 euro e della quattordicesima. Vediamo gli importi e i requisiti necessari per riceverli.
A cura di Daniela Brucalossi
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Lo scorso 31 marzo si è interrotto lo stato di emergenza legato alla pandemia e con esso la possibilità di ritirare la pensione alle Poste in modalità anticipata e secondo un calendario in ordine alfabetico. Chi di solito preleva il proprio trattamento previdenziale agli sportelli postali potrà recarsi agli uffici dal 1 luglio al 6 luglio, seguendo preferibilmente la turnazione alfabetica consigliata affissa all'esterno. Nel mese di luglio saranno in molti a vedere sul cedolino un importo maggiorato. Innanzitutto, tutti coloro che percepiscono un trattamento pensionistico inferiore ai 35mila euro lordi all'anno riceveranno in automatico il bonus 200 euro una tantum contro il caro energia. In più, gli over 64 con determinati requisiti reddituali riceveranno sul cedolino di luglio anche la quattordicesima. Vediamo quali sono i requisiti e gli importi.

Pagamento pensioni di luglio 2022 alle Poste: le nuove date in calendario

I titolari di pensioni che abitualmente ritirano i propri trattamenti in contanti alle Poste potranno recarsi agli uffici da venerdì 1 luglio a mercoledì 6 luglio, con una possibile interruzione del servizio nel giorno festivo di domenica 3 luglio. Nonostante l'interruzione dello stato di emergenza legato alla pandemia e del ritiro anticipato secondo calendario scaglionato in ordine alfabetico, ci sarà comunque la possibilità di seguire la turnazione consigliata affissa all'esterno di ogni ufficio.

Come controllare il cedolino della pensione di luglio sul sito Inps

Il cedolino è uno strumento importante per verificare con precisione l'importo della pensione di ogni mese e quali possono essere i fattori che hanno eventualmente abbassato o maggiorato la cifra. Per poterlo consultare, bisogna effettuare l'accesso alla propria sezione personale sul portale Inps tramite Pin, Spid, Carta d'Identità Elettronica (Cie) o Carta Nazionale dei Servizi (Cns) e cliccare sul servizio online dedicato. In questa sezione, il portale guida l'utente all'informazione di cui ha bisogno in maniera intuitiva tramite domande dirette (ad esempio "Vuoi confrontare gli ultimi due cedolini?").

Pensioni di luglio 2022, a chi spetta l'aumento dell'importo

Al netto delle maggiorazioni sulle pensioni di luglio corrispondenti al bonus 200 euro e alla quattordicesima, dall'inizio dell'anno i trattamenti hanno registrato degli aumenti. Con l'aumento del tasso d'inflazione, dall'inizio del 2022 è entrato in vigore il meccanismo di perequazione, che rivaluta gli importi in base alle necessità inflazionistiche. Questo ha portato a un aumento dei trattamenti da un minimo dell'1,53% a un massimo dell'1,7% dell'importo, a seconda degli importi erogati annualmente. Ecco gli scaglioni su cui sono modulate le maggiorazioni:

  • il 100% della rivalutazione (1,70%) sulle pensioni fino a tre volte superiori al trattamento minimo Inps (524,34 euro)
  • il 90% della rivalutazione (1,53%) sugli importi superiori dalle tre alle cinque volte il trattamento minimo
  • il 75% della rivalutazione (1,27%) sugli importi superiori di cinque volte il trattamento minimo

Con l'inizio del 2022 e in maniera effettiva dallo scorso marzo, è entrata in vigore anche la riforma Irpef, che ha portato un aumento degli importi pensionistici in particolare sui redditi dai 15mila ai 50mila euro. La riforma ha previsto infatti la rimodulazione degli scaglioni di reddito da cinque a quattro, la diminuzione delle aliquote e il cambiamento delle detrazioni per i redditi di pensione. Ecco le nuove aliquote Irpef per scaglioni:

  • per i redditi fino a 15mila euro l'aliquota è rimasta invariata al 23%
  • per i redditi tra 15.001 e e 28.000 euro è ora pari al 25% (prima era al 27%)
  • per i redditi tra 28.001 e fino a 50.000 è ora pari al 35% (prima era al 38%)
  • per i redditi oltre i 50mila euro è ora pari al 43% (prima era al 41% fino a 75mila e al 43% da 75mila in poi)

Quando arriva il bonus 200 euro per i pensionati, le novità di luglio

I pensionati sono tra le categorie che riceveranno in automatico, senza bisogno di fare domanda, il bonus 2022 euro contro il caro energia previsto dall'articolo 32 del Decreto Aiuti. La cifra sarà erogata dall'Inps sul cedolino della pensione di luglio ai pensionati che posseggono i seguenti requisiti:

  • un reddito personale complessivo non superiore a 35mila euro lordi annui
  • la residenza in Italia
  • un trattamento pensionistico obbligatorio con decorrenza entro il 30 giugno 2022

La quattordicesima di luglio, gli importi e i requisiti per riceverla

La quattordicesima è una somma aggiuntiva corrisposta dall'Inps a luglio o a dicembre di ogni anno ai pensionati over 64 che annualmente percepiscono fino a due volte il trattamento minimo annuo (6.809,79 euro nel 2022). Per coloro che perfezionano i requisiti necessari entro il prossimo 31 luglio, la prestazione verrà liquidata sulla rata pensionistica di luglio. Invece, per coloro che perfezionano il requisito anagrafico richiesto dal 1° agosto in poi, l'erogazione avverrò sulla rata del prossimo dicembre. Vediamo quali sono i parametri di calcolo della maggiorazione corrispondente alla quattordicesima.

Con una pensione annua fino a 1,5 volte il trattamento minimo:

  • fino a 15 anni di contribuzione per i lavoratori dipendenti e fino a 18 per gli autonomi: 437 euro;
  • dai 15 ai 25 anni di contribuzione per i dipendenti e dai 18 ai 28 per gli autonomi: 546 euro;
  • oltre i 25 per i dipendenti e oltre i 28 per gli autonomi: 655 euro;

Con una pensione annua da 1,5  a 2 volte il trattamento minimo:

  • fino a 15 anni di contribuzione per i lavoratori dipendenti e fino a 18 per gli autonomi: 336 euro;
  • dai 15 ai 25 anni di contribuzione per i dipendenti e dai 18 ai 28 per gli autonomi: 440 euro;
  • oltre i 25 per i dipendenti e oltre i 28 per gli autonomi: 504 euro;
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