Pagamento pensioni di giugno 2023: date, calendario e novità
Le pensioni di questo mese verranno accreditate giovedì 1° giugno 2023 sui conto corrente, libretti di risparmio, conti BancoPosta, Postepay Evolution, carte Postamat o carte libretto. Lo stesso giorno cominceranno le erogazioni per chi ha scelto di ritirarle in contanti alle Poste. Ci si potrà recare agli sportelli dal 1° giugno fino all'8 giugno, seguendo, possibilmente, la turnazione alfabetica consigliata per il ritiro e affissa fuori dagli uffici postali.
Come comunicato dall'Inps, sulle pensioni di giugno verranno prelevate, oltre alle ritenute Irpef e all’addizionale comunale a titolo di acconto, anche le addizionali regionali e comunali relative all’anno di imposta 2022. Le prestazioni di invalidità civile, le pensioni o gli assegni sociali, le prestazioni non assoggettate alla tassazione per particolari motivazioni (detassazione per residenza estera, vittime del terrorismo) non subiscono trattenute fiscali.
Pagamento pensioni di giugno 2023, il calendario di Poste Italiane
Le pensioni di questoo mese saranno disponibili agli sportelli postali a partire da giovedì 1° giugno fino all'8 giugno. All'esterno degli uffici potrebbe essere affissa una turnazione alfabetica consigliata per il ritiro che segue questo ordine:
- cognomi dalla A alla B: giovedì 1° giugno 2023;
- cognomi dalla C alla D: sabato 3 giugno 2023 (solo la mattina);
- cognomi dalla E alla K: lunedì 5 giugno 2023;
- cognomi dalla L alla O: martedì 6 giugno 2023;
- cognomi dalla P alla R: mercoledì 7 giugno 2023;
- cognomi dalla S alla Z: giovedì 8 giugno 2023.
Quando vengono pagate le pensioni di giugno 2023 in banca
Coloro che abitualmente ricevono la pensione su conto corrente lo vedranno accreditato giovedì 1° giugno 2023. La stessa data varrà per l'accredito su libretto di risparmio, conto BancoPosta, Postepay Evolution, carta Postamat o carta libretto.
Come controllare il cedolino delle pensioni di giugno 2023
Il cedolino della pensione di giugno 2023 è già disponibile nell'area riservata del sito Inps. Per controllarlo e conoscere l'importo che verrà erogato si può chiedere assistenza a un Caf oppure:
- effettuare l'accesso alla propria sezione personale sul portale Inps tramite Pin, Spid, Carta d'Identità Elettronica (Cie) o Carta Nazionale dei Servizi (Cns);
- cliccare su MyInps;
- entrare nella sezione "Prestazioni e servizi";
- cliccare su "Cedolino pensione e servizi collegati”.
Pensioni, la Lega non rinuncia a quota 41
A oggi non ci sarebbero coperture per finanziare Quota 41, il regime pensionistico cavallo di battaglia della Lega che permetterebbe di andare in pensione con 41 anni di contributi e a prescindere dall'età anagrafica. Non vi è, infatti, nessun riferimento alla misura all'interno del Documento di Economia e Finanza (Def) approvato dal Parlamento ad aprile.
La riforma voluta dalla Lega non entrerà quindi in vigore nel 2024. Tra le varie ipotesi sul tavolo per il prossimo anno, c'è la proroga di Quota 103, il regime pensionistico attivo da gennaio 2023 che permette di smettere di lavorare con 41 anni di contributi e 62 anni di età.
Ma il Carroccio, che non intende rinunciare a Quota 41, ha messo in chiaro che la riforma rimane un obiettivo di questa legislatura.