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Pagamento pensioni di aprile 2025, le date in calendario di Poste e le ultime novità

Le prossime pensioni verranno erogate sui conti corrente martedì 1° aprile 2025. La stessa data varrà per i titolari che si affidano a Poste Italiane. Vediamo come fare, entro il 2025, ad accedere alla pace contributiva per andare in pensione fino a cinque anni prima.
A cura di Daniela Brucalossi
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Le prossime pensioni verranno accreditate martedì 1° aprile 2025 sui conti corrente bancari. La stessa data varrà per i titolari di un libretto di risparmio, di un conto BancoPosta o di una Postepay Evolution che hanno scelto l’accredito e per coloro che abitualmente ritirano i trattamenti in contanti agli sportelli postali.  Poste Italiane ricorda che il pagamento in contanti è ammesso solo per gli importi complessivi fino a 1.000 euro netti.

Per conoscere l'importo esatto della pensione di aprile è necessario controllare l'apposito cedolino. La modalità più semplice è accedere a MyInps sul portale dell’Istituto tramite Pin, Spid, Carta d'Identità Elettronica (Cie) o Carta Nazionale dei Servizi (Cns).

L'Inps ha comunicato i requisiti e l'iter da intraprendere per accedere, entro il 31 dicembre 2025, alla pace contributiva, la misura di riscatto volontario che consente ai lavoratori di coprire i buchi contributivi della propria carriera e, quindi, di andare in pensione prima. Si possono riscattare fino a cinque anni di mancata contribuzione, anche non continuativi, purché siano compresi tra il 31 dicembre 1995 e il 1° gennaio 2024. Vediamo chi ha il diritto di accedere alla misura e con quali modalità.

Quando pagano le pensioni di aprile 2025, il calendario di Poste Italiane

Le prossime pensioni potranno essere ritirate in contanti agli sportelli postali a partire da martedì 1° aprile 2025. La stessa data varrà per i titolari di un libretto di risparmio, di un conto BancoPosta o di una Postepay Evolution che abbiano scelto l’accredito.

Poste Italiane ricorda che il pagamento in contanti è ammesso solo per gli importi complessivi fino a 1.000 euro netti. Se l’importo spettante supera tale limite, il beneficiario è tenuto a comunicare all’Inps una modalità alternativa di pagamento.

I possessori di carta di debito associate a conti/libretti o di Postepay Evolution potranno prelevare in contanti dagli ATM Postamat della provincia, senza recarsi allo sportello.

Pagamento pensioni di aprile 2025 in banca: le date

Secondo il calendario Inps, i titolari di pensione che hanno scelto di ricevere il trattamento mediante accredito su conto corrente bancario lo vedranno erogato martedì 1° aprile 2025.

Come controllare il cedolino della pensione

Il cedolino della pensione – tramite il quale è possibile verificare se il trattamento ha subito delle modifiche nell'importo e, nel caso, per quale motivo – può essere consultato facilmente sul portale online dell'Inps seguendo questa procedura:

  • effettuare l'accesso a MyInps sul portale tramite Pin, Spid, Carta d'Identità Elettronica (Cie) o Carta Nazionale dei Servizi (Cns);
  • tramite la bacheca principale entrare nella sezione "Prestazioni e servizi";
  • cliccare su "Cedolino pensione e servizi collegati”.

Chi può accedere alla pace contributiva: le istruzioni dell'Inps

L'Inps ha comunicato i requisiti e l'iter da intraprendere per accedere, entro il 31 dicembre 2025, alla pace contributiva, la misura di riscatto volontario che consente ai lavoratori di coprire i buchi contributivi della propria carriera e, quindi, di andare in pensione prima. Si possono riscattare fino a cinque anni di mancata contribuzione, anche non continuativi, purché siano compresi tra il 31 dicembre 1995 e il 1° gennaio 2024.

Inoltre, si tratta di una possibilità valida solo se i buchi contributivi non siano stati originati da omissioni del lavoratore, non siano stati soggetti a obbligo contributivo e non già coperti da contribuzione "obbligatoria, figurativa, volontaria o da riscatto, non solo presso il Fondo cui è diretta la domanda stessa, ma anche in qualsiasi forma di previdenza obbligatoria".

Le somme per coprire i buchi contributivi possono essere versata in un'unica soluzione o in un massimo di 120 rate mensili, ciascuna di importo non inferiore a 30 euro e senza interessi. Non è possibile pagare a rate nel caso in cui il riscatto sia usato per l'immediata liquidazione di una pensione diretta o indiretta o nel caso in cui gli stessi siano determinanti per l'accoglimento di una domanda di autorizzazione ai versamenti volontari.

L'Istituto ha inoltre precisato che possono fare domanda per la pace contributiva "gli iscritti all'Assicurazione Generale Obbligatoria per l'invalidità, la vecchiaia e i superstiti dei lavoratori dipendenti e alle forme sostitutive ed esclusive della medesima, nonché alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi, e alla Gestione Separata, privi di anzianità contributiva al 31 dicembre 1995 e non già titolari di pensione". Il lavoratore deve essere obbligatoriamente iscritto a uno dei regimi previdenziali previsti dalla legge e non deve essere già titolare di un trattamento pensionistico diretto, in qualsiasi gestione pensionistica obbligatoria.

Per accedere alla misura, è possibile fare domanda online sul sito dell'Inps oppure tramite contact center, al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) o allo 06 164164 (a pagamento in base al piano tariffario del gestore telefonico, da rete mobile). Come sempre, se si hanno difficoltà, è possibile rivolgersi a Caf o enti di patronato. Possono presentare la richiesta sia il diretto interessato che i suoi superstiti o, entro il secondo grado, i suoi parenti e affini. Per i lavoratori del settore privato, la domanda di riscatto può essere presentata anche dal datore di lavoro. Una volta presentata la domanda, l'Inps verificherà tutti i documenti forniti e valuterà se sussistono le condizioni necessarie per accedere alla pace contributiva.

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