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Pagamento Assegno Unico ad agosto 2024, date accredito Inps e quando arrivano gli arretrati

L’assegno unico verrà accreditato il 16, 19 e 20 agosto alle famiglie che lo hanno già ricevuto e per le quali la rata non ha subito nessuna variazione rispetto a luglio; negli ultimi giorni di agosto, invece, ai nuclei che hanno subito variazioni nell’importo o che lo ricevono per la prima volta. Vediamo cosa deve fare chi non ha rispettato la scadenza per ricevere gli arretrati.
A cura di Daniela Brucalossi
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La prossima mensilità dell'assegno unico sarà erogata il 16, 19 e 20 agosto 2024 alle famiglie che hanno già ricevuto la prestazione nei mesi scorsi e per i quali la rata non ha subito nessuna variazione. Mentre se l'assegno è stato oggetto di un conguaglio, a credito oppure a debito, o se si è in attesa della prima mensilità, il pagamento avverrà gli ultimi giorni di agosto.

Lo scorso 30 giugno era l'ultimo giorno utile per presentare la nuova Dichiarazione Sostituiva Unica (Dsu) ai fine Isee e ricevere così gli arretrati della misura. Infatti, coloro che, entro il 29 febbraio scorso, non hanno presentato il documento utile per ottenere l'Isee aggiornato, a partire da marzo hanno cominciato a ricevere solo l'importo minimo, ovvero 57 euro. Questo perché, senza l'Indicazione della Situazione Economica Equivalente, all'Inps mancano degli elementi per poter calcolare la cifra spettante.

Quindi, le famiglie che non hanno rispettato il secondo termine del 30 giugno non potranno più ricevere gli arretrati dei mesi di marzo, aprile, maggio e giugno. In ogni caso, è possibile presentare la Dsu in qualsiasi momento e, dal mese successivo, ricomincerà l'erogazione del normale importo spettante.

È possibile ottenere informazioni sull'Auu e sull'importo attraverso i canali istituzionali dell’Inps oppure accedendo con le proprie credenziali di autenticazione nell'area MyINPS.

Assegno Unico ad agosto 2024, il calendario dei pagamenti e le date

Anche l'assegno di questo mese verrà erogato in due tranche:

  • il 16, 19, 20 agosto 2024 a coloro che lo hanno già ricevuto nei mesi scorsi e non hanno subito variazioni nell'importo rispetto a luglio;
  • gli ultimi giorni di agosto a chi ha subito modifiche nell'importo rispetto a luglio oppure a chi riceve la prestazione per la prima volta.

Come controllare i pagamenti dell'Assegno Unico Inps

Per controllare le date di accredito dell'assegno unico, gli importi che spettano a ciascuna famiglia e le eventuali variazioni è necessario:

  • accedere alla sezione personale "Fascicolo previdenziale del cittadino” del portale Inps;
  • una volta dentro, cliccare sulla voce "Prestazione";
  • cliccare sulla voce "Pagamenti";
  • selezionare l'anno in corso, il 2024.

Quando arrivano gli arretrati per chi non ha ancora presentato la Dsu

Le famiglie che, entro il 29 febbraio scorso, non hanno presentato la nuova Dichiarazione Sostituiva Unica (Dsu) allo scopo di ottenere l'Isee aggiornato, a partire da marzo hanno cominciato a ricevere solo l'importo minimo della misura, ovvero 57 euro. Questo perché, senza l'Indicazione della Situazione Economica Equivalente, all'Inps sono mancati degli elementi per poter calcolare la cifra spettante.

Lo scorso 30 giugno era l'ultimo giorno utile per presentare la nuova Dsu  e far partire così l'erogazione degli arretrati di marzo, aprile maggio e giugno. Chi ha rispettato la scadenza dovrebbe aver ricevuto gli importi insieme alla mensilità di luglio, mentre per gli altri beneficiari non c'è più nulla da fare.

In ogni caso, è possibile ritornare a ricevere il normale importo spettante presentando il documento sul sito dell'Istituto. Dal mese successivo, se si posseggono i requisiti necessari, verrà erogata la cifra maggiorata.

Come richiedere l'Isee corrente per l'Assegno Unico

Per ottenere il certificato Isee aggiornato è necessario presentare la nuova Dichiarazione Sostitutiva Unica (Dsu), disponibile sito Inps sia in versione normale che precompilata.  La modalità online è quella più semplice e veloce.  Infatti, il documento si può trovare facilmente sul Portale unico ISEE.

La homepage del portale è suddivisa in tre sezioni: la prima è dedicata al cittadino, la seconda ai Caf e la terza agli Enti. Per visualizzare la propria Dsu sul nuovo portale unico, il dichiarante deve:

  • accedere alla sezione dedicata al cittadino tramite lo Spid, inserendo i dati della Carta d’Identità Elettronica (Cie) o attraverso la Carta Nazionale dei Servizi (Cns);
  • selezionare la prestazione o le prestazioni alla quale vuole accedere presentando l'Isee (in questo caso l'assegno unico) in modo da ottenere l'indicatore corretto;
  • cliccare sul tasto "inizia la compilazione" per visualizzare la nuova Dsu precompilata;
  • controllare i dati già inseriti, come il reddito complessivo Irpef, le spese sanitarie per le persone con disabilitàv il contratto di locazione, il patrimonio immobiliare e mobiliare detenuto in Italia e i trattamenti assistenziali, previdenziali e indennitari erogati dall’INPS; tutti questi dati possono essere accettati o modificati, fatta eccezione per i trattamenti erogati dall’Inps e per le componenti già dichiarate ai fini fiscali;
  • qualora non fossero necessarie modifiche, dare l'assenso al precaricamento in automatico dei dati prelevati dall’ultima DSU presentata all’Inps, come quelli anagrafici del dichiarante e degli altri componenti del nucleo familiare, i dati della casa di abitazione, gli assegni corrisposti per il coniuge e destinati al mantenimento dei figli, i dati relativi alla disabilità e non autosufficienza dei componenti del nucleo e quelli relativi agli autoveicoli e altri beni durevoli.

Una volta dato l'assenso, si può richiedere l'attestazione Isee. Dopo la verifica da parte dell'Agenzia delle Entrate, l'Inps conunicherà lo stato della Dsu nella sezione personale e, se tutti i dati inseriti sono corretti, l'Isee verrà rilasciato in pochi giorni. Mentre se la Dsu risulta sospesa, bisognerà ricompilare i dati errati e inviarla di nuovo.

In ogni caso, se si ha bisogno di aiuto per la presentazione del documento, è possibile anche affidarsi a un Caf o a un patronato.

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