Pagamento Assegno Unico ad agosto 2023: nuove date accredito Inps, arretrati e aumenti
L'assegno unico di questo mese verrà accreditato il 18, il 21 e il 22 agosto 2023 a quei nuclei familiari che l'hanno già ricevuto nei mesi scorsi e per i quali la rata non ha subito nessuna variazione. Inps e Banca d'Italia hanno raggiunto un accordo per fissare in anticipo e in date precise il versamento dell'importo dell'auu nei prossimi mesi. Questo per dare modo alle famiglie di organizzare meglio le spese mensili.
Dal 20 al 30 agosto 2023, invece, sarà il turno degli assegni collegati alle nuove domande pervenute a luglio. Nello stesso periodo avverrà il pagamento per coloro che, rispetto al mese di luglio, riceveranno un assegno di importo diverso a causa di mutamenti nelle condizioni del nucleo beneficiario e dell'Isee.
I genitori che percepiscono anche il reddito di cittadinanza e che, nelle scorse settimane, non hanno ricevuto nessun messaggio dall'Inps con l'avviso di sospensione riceveranno l'assegno unico insieme all'rdc sull'apposita carta di Poste Italiane dal 16 al 28 agosto 2023.
I percettori di reddito per cui la misura è stata sospesa e a luglio 2023 hanno visto accreditata l'ultima mensilità (la settima dell'anno) riceveranno l'assegno unico di agosto solo nel caso in cui abbiamo presentato "autonoma domanda per il riconoscimento entro l'ultimo giorno del mese di competenza dell'rdc", in questo caso entro il 31 luglio. In caso contrario, non beneficeranno dell'auu di agosto.
Assegno Unico ad agosto 2023: calendario pagamento su carta Rdc e conto corrente
L'assegno unico di questo mese verrà erogato in diverse tranche:
- il 18, il 21 e il 22 agosto 2023 a coloro che non hanno subito variazioni rispetto a luglio;
- dal 20 al 30 a coloro la cui domanda è pervenuta a luglio o hanno subito variazioni a causa di mutamenti nelle condizioni del nucleo beneficiario e dell'Isee;
- dal 16 al 28 agosto ai genitori che percepiscono anche il reddito di cittadinanza e non hanno ricevuto nessun avviso di sospensione o l'hanno ricevuto ma hanno inoltrato una nuova domanda entro il 31 luglio.
Come controllare i pagamenti dell'Assegno Unico Inps
Per vericare le date di accredito e gli importi che spettano a a ogni genitore ad agosto 2023 è necessario:
- accedere alla sezione personale "Fascicolo previdenziale del cittadino” del portale Inps;
- una volta dentro, cliccare sulla voce "Prestazione";
- cliccare sulla voce "Pagamenti";
- selezionare l'anno in corso, il 2023.
Di quanto aumenta l'Assegno Unico e per chi
La Legge di Bilancio 2023, la prima del governo Meloni, ha previsto per alcune categorie delle maggiorazioni sull'importo dell'assegno unico:
- l'aumento del 50% dell'importo per i nuclei con figli a carico che hanno meno di un anno d’età;
- l'aumento del 50% dell’importo per i nuclei con almeno tre figli e un valore Isee non superiore a 43.240 euro (l’aumento è riconosciuto per ogni figlio nella fascia di età da uno a tre anni);
- l'aumento del 50% della maggiorazione forfettaria per i nuclei con almeno quattro figli a carico.
Il recente Decreto Lavoro ha stabilito una maggiorazione anche per i nuclei con Isee fino a 15mila euro e in cui uno dei due genitori è deceduto. Per ogni figlio minorene rimasto orfano di madre o di padre l'assegno è aumentato di 30 euro.
Chi non può più ricevere gli arretrati 2023 dell'Assegno Unico
Coloro che, per la prima volta, hanno presentato domanda di assegno unico entro il 30 giugno 2023 avrebbero dovuto ricevere gli arretrati dei mesi di marzo, aprile, maggio e giugno direttamente con la mensilità di luglio. Invece, i genitori che hanno presentato l'istanza dopo il 30 giugno 2023 non ne avranno diritto.
Coloro che nel corso del periodo gennaio 2022 – febbraio 2023 hanno presentato una domanda di assegno unico per i figli a carico, accolta e in corso di validità, non si dovranno più preoccupare di rinnovarla. Dal 1° marzo 2023, infatti, beneficiano dell'erogazione d'ufficio della prestazione da parte dell’INPS: i pagamenti arriveranno quindi in automatico anche dopo la scadenza del periodo di validità dell'assegno. Resta obbligatorio, invece, il rinnovo dell’Isee per poter usufruire dell’importo completo.