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Pagamento Assegno Unico a ottobre 2024, date accredito Inps e a chi spettano gli aumenti

L’assegno unico verrà accreditato il 16, 17 e 18 ottobre alle famiglie che lo hanno già ricevuto e per le quali la rata non ha subito nessuna variazione rispetto a settembre; nell’ultima settimana di ottobre, invece, ai nuclei che hanno subito variazioni nell’importo o che lo ricevono per la prima volta. Vediamo come potrebbe cambiare la misura nei prossimi mesi e perché a ottobre non ci saranno aumenti.
A cura di Daniela Brucalossi
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La prossima mensilità dell'assegno unico sarà erogata il 16, 17 e 18 ottobre 2024 alle famiglie che hanno già ricevuto la prestazione nei mesi scorsi e per i quali la rata non ha subito nessuna variazione. Mentre se l'assegno è stato oggetto di un conguaglio, a credito oppure a debito, o se si è in attesa della prima mensilità, il pagamento avverrà nell'ultima settimana di ottobre.

Il ministero dell'Economia ha recentemente smentito l'ipotesi di uno stop all'erogazione dell'assegno in caso in cui la famiglia beneficiaria non abbia presentato l'Isee.

Secondo l'Osservatorio dell'Inps, nei primi sette mesi del 2024 sono stati erogati ai nuclei assegni per 11,5 miliardi di euro, che si aggiungono ai 18,2 miliardi del 2023 e ai 13,2 miliardi del 2022. Sono 6.219.848 le famiglie che hanno ricevuto l’assegno nel 2024, per un totale di 9.854.566 figli.  Con riferimento al mese di luglio 2024, l’importo medio per figlio, comprensivo delle maggiorazioni applicabili, si attesta sui 171 euro e va da circa 57 euro per chi non presenta l'Indicatore della Situazione Economica Equivalente o supera la soglia massima Isee (che per il 2024 è pari a 45.574,96 euro) a 224 euro per la classe minima (17.090,61 euro per il 2024).

Vediamo perché nel mese di ottobre non sono previsti aumenti dell'assegno e come potrebbe cambiare la misura con la Manovra economica 2025.

Assegno Unico a ottobre 2024, il calendario dei pagamenti e le date

Anche l'assegno di questo mese verrà erogato in due tranche:

  • il 16, 17 e 18 ottobre a coloro che lo hanno già ricevuto nei mesi scorsi e non hanno subito variazioni nell'importo rispetto a settembre;
  • nell'ultima settimana di ottobre a chi ha subito modifiche nell'importo rispetto a settembre oppure a chi riceve la prestazione per la prima volta.

Come controllare i pagamenti dell'Assegno Unico Inps

Per controllare le date di accredito dell'assegno unico, gli importi che spettano a ciascuna famiglia e le eventuali variazioni è necessario:

  • accedere alla sezione personale "Fascicolo previdenziale del cittadino” del portale Inps;
  • una volta dentro, cliccare sulla voce "Prestazione";
  • cliccare sulla voce "Pagamenti";
  • selezionare l'anno in corso, il 2024.

Perché non ci saranno aumenti a ottobre 2024

Nelle scorse settimane, su alcuni organi di stampa è circolata l'ipotesi di aumenti della misura per alcune categorie di beneficiari a partire da ottobre 2024. L'Inps, contattato da Fanpage, ha chiarito che "non sono previste novità sulla disciplina e sugli importi di assegno unico e universale a partire da questa mensilità". Rimangono invariate le maggiorazioni già previste e concesse dall’Istituto sulla base del decreto istitutivo dell’Auu e delle successive modifiche. Come quelle destinate ai nuclei numerosi, ai figli di età inferiore a un anno, alle giovani madri e ai genitori entrambi lavoratori.

Non ci sarà lo stop al bonus per chi non presenta l'Isee

A settembre, erano anche circolate indiscrezioni di stampa relative alla possibilità di uno stop all'erogazione dell'assegno unico per quelle famiglie con figli che non presentano l'Isee. Ipotesi che il ministero dell'Economia ha smentito categoricamente. Infatti, chi non presenta l'Indicatore della Situazione Economica Equivalente continuerà a ricevere la quota minima, ovvero 57 euro per figlio, esattamente come chi supera la soglia massima Isee (che per il 2024 è pari a 45.574,96 euro).

La premier Giorgia Meloni e il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, hanno anche smentito l'ipotesi più drastica di abolizione dell'Auu nella Manovra economica 2025.  Secono l'esecutivo l'intenzione sarebbe, invece, quella di "rafforzare l'assegno".

Come potrebbe cambiare l'Assegno Unico con la Manovra 2025

Le risorse per costruire la Legge di Bilancio 2025 non sono tante e l'assegno unico, essendo una delle misure più costose, potrebbe essere modificato e limato per il prossimo anno.

Oggi, 15 ottobre, il Documento programmatico di bilancio, che delinea la cornice entro la quale si costruirà la prossima Manovra economica, sarà approvato in Consiglio dei ministri e inviato alla Commissione europea. Dopodiché, il 20 ottobre, il disegno di legge di Bilancio vero e proprio sarà presentato al Parlamento, dove inizierà il lungo iter di discussione.

Basandosi sulle dichiarazioni rilasciate finora dalla maggioranza, il governo potrebbe intervenire in favore delle famiglie più numerose, aumentando gli importi spettanti a ogni figlio. Questo, probabilmente, significherebbe limare le cifre destinate ad altri nuclei, verosimilmente quelli con l'Isee più alto.

Un altro aspetto su cui potrebbe intervenire la prossima Legge di Bilancio è l'effetto dell'Auu sull'Indicatore della Situazione Economica Equivalente. Infatti, la misura va ad aumentare l'Isee, facendo così perdere il diritto ad altri aiuti e sussidi.

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