Pagamento Assegno Unico a novembre 2022: date accredito Inps e novità su importi e arretrati
La mensilità di novembre dell'Assegno Unico verrà erogata entro il 15 del mese. Mentre i genitori che sono anche percettori del Reddito di Cittadinanza dovranno attendere il 27 novembre per l'integrazione accreditata sull'apposita carta di Poste Italiane.
I richiedenti riceveranno la misura dedicata alle famiglie in diversi modi. Oltre che su conto corrente bancario e su carta Rdc, viene erogata su conto corrente postale, carta di credito o di debito e libretto di risparmi. È possibile anche la consegna di contante presso uno sportello postale.
Molti titolari Rdc ricevono l'assegno sulla carta di Poste Italiane in automatico, senza bisogno di fare domanda. Ma non per tutti è così. I beneficiari del reddito facenti parte di un nucleo familiare le cui informazioni non sono in possesso dell'Inps – ad esempio, la presenza di un figlio maggiorenne fino ai 21 anni a carico che frequenta un corso di laurea – per ricevere l'Assegno Unico devono compilare il modello integrativo Rdc – Com/Au sul sito dell'Istituto.
È da ricordare che, dal mese scorso, per l'Assegno Unico è entrato in vigore retroattivamente l'aumento degli importi relativo ai figli maggiorenni con disabilità, previsto dal decreto Semplificazioni del 21 giugno.
Assegno unico di novembre 2022: date pagamenti su carta Rdc e Conto Corrente
L'Assegno Unico del mese di novembre sarà accreditato in tranche differenti a seconda dei beneficiari:
- entro il 15 settembre sul conto bancario dei normali aventi diritto
- dal 27 settembre sulla carta Rdc dei beneficiari del Reddito di Cittadinanza, sotto forma di integrazione
Pagamento assegno unico di novembre, per chi aumentano gli importi
Limitatamente al 2022, aumenta l'importo dell'Auu per i figli maggiorenni con disabilità. La maggiorazione è stata stabilita dal decreto Semplificazioni dello scorso 21 giugno e le mensilità arretrate saranno accreditate con un conguaglio, che, però, non sarà uguale per tutti.
I genitori dei ragazzi maggiorenni disabili che hanno fatto domanda entro lo scorso 30 giugno riceveranno anche gli arretrati dei mesi precedenti – l'Assegno Unico è entrato in vigore a marzo. Coloro che hanno fatto domanda dopo il 30 giugno, invece, si dovranno accontentare esclusivamente degli arretrati a partire dal mese di luglio.
Premesso che la cifra destinata ai ragazzi disabili minorenni rimarrà invariata nelle famiglie con Isee fino ai 15mila euro (175 euro più una maggiorazione tra gli 85 e i 105, a seconda del grado di disabilità), vediamo come cambiano gli importi per i maggiorenni:
- nelle famiglie con Isee fino ai 15mila, ai figli con disabilità dai 18 ai 20 anni attualmente spettano 175 euro più una maggiorazione tra gli 85 e i 105 euro, a seconda del grado di disabilità; prima dell'entrata in vigore delle nuove disposizioni, la cifra a loro destinata era di 85 euro, più altri 80 di maggiorazione;
- nelle famiglie con Isee fino ai 15mila, ai ragazzi con disabilità di età pari o superiore ai 21 anni spetterà l'importo di 175 euro, contro gli 85 euro previsti in precedenza;
L'aumento riguarderà anche agli orfani maggiorenni titolari di pensione ai superstiti e/0 disabilità grave ai sensi dell'articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104.
Cosa succede con gli importi arretrati dell'assegno unico
Con lo stesso criterio previsto per le maggiorazioni ai ragazzi maggiorenni disabili, tutti gli importi arretrati dell'Assegno Unico saranno accreditati tramite conguaglio ma tenendo conto anche della data in cui è stata effettuata la domanda.
Ai genitori che hanno fatto domanda entro il 30 giugno scorso sono già stati accreditati o verranno presto accreditati gli arretrati a partire dal mese di marzo. Al contrario coloro che hanno fatto istanza per l'Auu dopo il 30 giugno, riceveranno le mensilità arretrate a partire da luglio. Dopo il 1 luglio la data di presentazione non fa alcuna differenza.
Come potrebbe cambiare l'Assegno Unico con il governo Meloni
A gennaio 2023 gli importi dell'Assegno Unico potrebbero aumentare. L'obiettivo del nuovo governo di Giorgia Meloni, infatti, sarebbe quello di modificarlo e portare la quota di finanziamento, che ora è a 15 miliardi, a 18 miliardi. L'importo massimo potrebbe passare dai 175 euro ai 260 euro.
L'aumento sarebbe legato anche ad altri due fattori: la riforma del calcolo dell'Isee e la rivalutazione data dall'inflazione.
Il governo sta valutando, infatti, di mitigare l'impatto delle proprietà immobiliari a partire dalla seconda sul conteggio finale dell'Indicatore della Situazione Economica Equivalente. Essendo questo uno degli elementi di calcolo dell'Assegno Unico, porterebbe, di conseguenza, un maggior numero di famiglie nelle fasce più alte. Per ora, infatti, l'importo massimo è destinato solo ai nuclei con Isee fino a 15mila euro.
Peserà positivamente sulle cifre dell'Auu anche la nuova rivalutazione a gennaio 2023. L'assegno per le famiglie e altri trattamenti assistenziali e previdenziali, come le pensioni, vengono impattati dalle misure per contenere l'inflazione.