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Pagamento assegno di inclusione a settembre 2024, date accredito Inps e arretrati

L’assegno di inclusione è stato erogato a partire dal 15 settembre 2024 a coloro che dovevano ricevere la prima mensilità. Invece, da domani, 27 settembre 2024, partirà l’accredito per coloro che hanno già ricevuto la misura in precedenza. Vediamo chi questo mese potrebbe non vedere l’accredito.
A cura di Daniela Brucalossi
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Questo mese, l'assegno di inclusione è stato erogato a partire dal 15 settembre 2024 a coloro che avevano ricevuto esito positivo dell'istruttoria ad agosto e dovevano ancora ricevere il primo accredito. Da domani, 27 settembre 2024, partirà l'accredito per coloro che hanno già ricevuto la misura nei mesi scorsi e continuano a possedere i requisiti necessari.

In ogni caso, è possibile accertarsi dell'accredito dellla misura controllando il saldo della carta d'inclusione. Per farlo, è sufficiente accedere con le proprie credenziali al portale Siisl.

A partire dallo scorso marzo, diverse famiglie potrebbero aver notato una sospensione dell'accredito mensile, nonostante posseggano ancora i requisiti necessari. La causa potrebbe essere la mancata presentazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica (Dsu) ai fine Isee, che l'Inps utilizza per il calcolo dell'importo. L'erogazione dell'assegno e dei relativi arretrati potrà riprendere solo dopo che l'Istituto avrà rilasciato l'attestazione Isee aggiornata.

Assegno di inclusione a settembre 2024, il calendario dei pagamenti Inps

Questo mese l'assegno di inclusione viene erogato in due tranche, a seconda delle tempistiche di presentazione e di accoglimento della domanda e di sottoscrizione del patto di attivazione digitale. Ecco il calendario:

  • dal 15 settembre 2024 è stato accreditato a coloro che hanno presentato la domanda entro il 31 agosto (con patto di attivazione digitale sottoscritto ed esito positivo dell'istruttoria sempre ad agosto)
  • da domani, 27 settembre 2024, verrà accreditato a coloro che l'hanno già ricevuto il mese scorso (sempre che permangono i requisiti necessari e se risulta presentato l'Isee 2024).

Come controllare il saldo dell'Assegno di inclusione Inps

La carta di inclusione è una prepagata emessa da PostePay dove mensilmente viene accreditato l'assegno. Ci sono diversi modi per controllare il saldo:

  • accedendo con le proprie credenziali al portale Siisl, oppure tramite Sms ed e-mail inviati dell'Inps;
  • presso gli ATM Postamat, inserendo la carta e digitando il pin;
  • rivolgendosi agli sportelli di Poste Italiane;
  • tramite il servizio di lettura telefonica disponibile al numero verde 800.666.888 da telefono fisso o al numero +39 06.4526.6888 da cellulare o dall’estero.

È possibile ritirare la carta di inclusione agli sportelli postali previa presentazione di un documento di identità valido e del codice fiscale. Qualora per lo stesso nucleo familiare siano state richieste più Cdi, ciascun titolare dovrà ritirare la propria personalmente, senza possibilità di delega.

Come ottenere gli arretrati

A partire da marzo 2024, l'assegno di inclusione è stato sospeso a coloro che non erano in possesso dell'Isee 2024, fondamentale per il calcolo dell'importo. In qualunque momento, è possibile presentare all'Inps la Dichiarazione Sostitutiva Unica (Dsu), un documento che indica i dati anagrafici, reddituali e patrimoniali aggiornati di un nucleo familiare, e ottenere così l'attestazione Isee.

La misura – insieme ai relativi arretrati – potrà essere erogata nuovamente solo il mese successivo alla presentazione della Dsu. La modalità più semplice e veloce per presentare il documento è tramite il Portale unico ISEE dell'Istituto oppure è possibile chiedere aiuto a un Caf o un patronato.

Nel portale Inps dedicato è disponibile sia la versione normale della Dsu che quella precompilata. Una volta che l'Agenzia delle Entratae l'avrà approvata, l'Inps rilascerà l'Isee dopo pochi giorni.

Chi rischia la sospensione dell'assegno a settembre 2024

A settembre, alcune famiglie potrebbero vedere sospesa l'erogazione dell'assegno d'inclusione. Il primo motivo è la perdita dei requisiti necessari.

Inoltre, come spiegato dal Ministero del Lavoro, l'Adi decade se la famiglia beneficiaria, dopo una convocazione, non si è ancora presentato al primo appuntamento con i servizi sociali e senza un giustificato motivo. L'incontro deve avvenire entro 120 giorni dalla sottoscrizione del Patto di attivazione digitale oppure, per le domande pervenute all'Inps entro il 29 febbraio 2024, entro 120 giorni dalla successiva trasmissione dei dati delle domande ai comuni tramite la piattaforma GePI. L'assegno viene sospeso anche se il nucleo non si è recato dai servizi sociali ma non ha neanche ricevuto una convocazione.

La sospensione dell'accredito avviene dal mese successivo a quello in cui scade il termine per presentarsi ai servzi sociali.  Le registrazioni di avvenuto incontro che perverranno all'Inps, tramite GePI, entro il giorno 20 del mese successivo alla scadenza saranno rielaborate in tempo utile per l'erogazione della mensilità. Nell'area riservata della piattaforma SIISL (sistema informativo per l'inclusione sociale e lavorativa) è possibile consultare il contatore che indica la scadenza dei 120 giorni.

Ad esempio, se i 120 giorni sono scaduti ad agosto 2024 e i beneficiari si sono presentati all'incontro il 16 settembre, l'Adi di settembre dovrebbe essere accreditato regolarmente. Mentre le registrazioni che vengono inserite dopo il 20 del mese saranno rielaborate per i pagamenti del mese successivo, in questo caso quello di ottobre 2024. La famiglia riceverà le mensilità non percepite sotto forma di arretrati.

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