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Pagamento Assegno di Inclusione a maggio 2024: date accredito Inps e arretrati

L’assegno di inclusione è stato erogato a partire dal 15 maggio 2024 a coloro che hanno presentato la domanda entro il 31 aprile, con patto di attivazione digitale sottoscritto ed esito positivo dell’istruttoria sempre ad aprile. Dal 28 maggio 2024, invece, partirà l’accredito per coloro che hanno già ricevuto la misura. Vediamo quando saranno erogati gli arretrati ai beneficiari a cui è stata sospesa la misura.
A cura di Daniela Brucalossi
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Questo mese, l'assegno di inclusione è stato erogato a partire dal 15 maggio 2024 a coloro che hanno presentato la domanda entro il 31 aprile, con patto di attivazione digitale sottoscritto ed esito positivo dell'istruttoria sempre ad aprile. Dal 28 maggio 2024, invece, partirà l'accredito per coloro che hanno già ricevuto la misura nei mesi scorsi (sempre che permangono i requisiti necessari e se risulta presentato l'Isee 2024).

Per controllare l’avvenuta erogazione, i beneficiari dell'Adi possono controllare il saldo della carta d'inclusione accedendo con le proprie credenziali al portale Siisl, oppure tramite Sms ed e-mail inviati dell'Inps.

Negli ultimi due mesi, diversi beneficiari potrebbero non aver ricevuto l'assegno di inclusione. Questo perché non hanno presentato la Dichiarazione Sostitutiva Unica (Dsu) ai fine Isee, fondamentale per il calcolo dell'importo. L'erogazione dell'Adi e degli arretrati potrà riprendere solo dopo l'ottenimento dell'Indicatore della Situazione Economica Equivalente da parte dell'Inps.

Come precisato nel messaggio 1816 dello scorso 13 maggio, prima di erogare i pagamenti, l'Istituto verifica le condizioni di svantaggio e di inserimento nei programmi di cura e assistenza dichiarati nelle domande di assegno di inclusione. Una volta che il richiedente ha dichiarato il possesso dei certificati, l'Inps chiederà ai Comuni che li hanno rilasciati di verificare la veridicità dell'affermazione entro 60 giorni. In assenza di tale comunicazione, la richiesta è accolta di default. Infatti, a partire dalla mensilità di aprile, "sono state poste in pagamento le domande di Adi per le quali non sia stato comunicato all’Inps, da parte delle amministrazioni interessate, l’esito delle verifiche".

Assegno di Inclusione a maggio 2024, il calendario dei pagamenti Inps

A maggio, l'assegno di inclusione verrà erogato in due tranche, a seconda delle tempistiche di presentazione della domanda e di sottoscrizione del patto di attivazione digitale. Ecco il calendario:

  • dal 15 maggio 2024 è stato accreditato a coloro che hanno presentato la domanda entro il 31 aprile (con patto di attivazione digitale sottoscritto ed esito positivo dell'istruttoria sempre ad aprile)
  • dal 27 maggio 2024 verrà accreditato a coloro che l'hanno già ricevuto il mese scorso (sempre che permangono i requisiti necessari e se risulta presentato l'Isee 2024).

Come controllare il saldo dell'Assegno di Inclusione

I beneficiari dell'assegno possono controllare il saldo sull'apposita carta di inclusione in diversi modi:

  • accedendo con le proprie credenziali al portale Siisl, oppure tramite Sms ed e-mail inviati dell'Inps;
  • presso gli ATM Postamat, inserendo la carta e digitando il pin;
  • rivolgendosi agli sportelli di Poste Italiane;
  • tramite il servizio di lettura telefonica disponibile al numero verde 800.666.888 da telefono fisso o al numero +39 06.4526.6888 da cellulare o dall’estero.

La carta Adi è una prepagata emessa da PostePay. In caso di accoglimento della domanda, è necessario attendere una comunicazione tramite portale Siisl o sms/mail prima di recarsi allo sportello postale per ritirarla. In ogni caso, l'Inps ha specificato che questa verrà consegnata anche se il beneficiario non ha ricevuto il relativo avviso.

Per ritirare la carta è necessario presentare un documento di identità valido e il codice fiscale. Qualora per lo stesso nucleo familiare siano state richieste più Cdi, ciascun titolare dovrà ritirare la propria personalmente.

Cosa succede se non è stata ancora presentata la Dsu

Come precisato dall'Inps, a partire da marzo è stata verificata per ogni beneficiario la presenza dell’Isee 2024, utile al calcolo dell'importo dell'assegno di inclusione. Il documento si ottiene dall'Istituto presentando la Dichiarazione Sostitutiva Unica (Dsu), un documento che indica i dati anagrafici, reddituali e patrimoniali aggiornati di un nucleo familiare. L'Inps ha sospeso l'erogazione dell'assegno di inclusione a quei nuclei che non hanno presentato in tempo la Dsu.

Quando arrivano gli arretrati

L'assegno di inclusione – insieme ai relativi arretrati – potrà essere erogato nuovamente solo il mese successivo alla presentazione della Dsu e del rilascio dell'Isee da parte dell'Inps.

La modalità più semplice e veloce per presentare il documento è tramite il portale online dell'Istituto oppure è possibile chiedere aiuto a un Caf o un patronato.

Se si scegli di presentare l'Isee online, è possibile servirsi della Dsu precompilata disponibile nella sezione personale del portale. In questo modo, si può ottenere l'Indicatore della Situazione Economica Equivalente in tempi più brevi.

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