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Pagamento Assegno di Inclusione a giugno 2024: date accredito Inps e arretrati

L’assegno di inclusione è stato erogato a partire dal 15 giugno 2024 a coloro che hanno presentato la domanda entro il 31 maggio, con patto di attivazione digitale sottoscritto ed esito positivo dell’istruttoria sempre a maggio. Da oggi, 27 giugno 2024, invece, partirà l’accredito per coloro che hanno già ricevuto la misura. Vediamo chi, questo mese, potrebbe non percepire la mensilità.
A cura di Daniela Brucalossi
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Questo mese, l'assegno di inclusione è stato erogato a partire dal 15 giugno 2024 a coloro che hanno presentato la domanda entro il 31 maggio, con patto di attivazione digitale sottoscritto ed esito positivo dell'istruttoria sempre a maggio. Da oggi, 27 giugno 2024, partirà invece l'accredito per coloro che hanno già ricevuto la misura nei mesi scorsi (sempre che permangono i requisiti necessari e se risulta presentato l'Isee aggiornato).

In ogni caso, per verificare che l'erogazione sia avvenuta correttamente, i beneficiari dell'Adi possono controllare facilmente il saldo della carta d'inclusione accedendo con le proprie credenziali al portale Siisl.

Negli ultimi tre mesi, infatti, diversi nuclei potrebbero non aver ricevuto l'assegno a causa della mancata presentazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica (Dsu) ai fine Isee, fondamentale per il calcolo dell'importo. L'erogazione del beneficio e degli arretrati potrà riprendere solo dopo che l'Inps avrà rilasciato l'attestazione Isee aggiornata.

L'Istituto precisa che, questo mese, rischiano la sospensione dell'assegno di inclusione i nuclei familiari che, passati 120 giorni dalla sottoscrizione del Patto di attivazione digitale, non si sono ancora presentati al primo appuntamento con i servizi sociali. In ogni caso, immediatamente dopo l'avvenuto primo incontro, gli operatori lo registrano nell'apposita piattaforma in modo da sbloccare la sospensione degli accrediti se già avvenuta. In questo modo, il nucleo riceverà la successiva mensilità insieme agli arretrati.

Assegno di Inclusione a giugno 2024, il calendario dei pagamenti Inps

Questo mese l'assegno di inclusione viene erogato in due tranche, a seconda delle tempistiche di presentazione della domanda e di sottoscrizione del patto di attivazione digitale. Ecco il calendario:

  • dal 15 giugno 2024 è stato accreditato a coloro che hanno presentato la domanda entro il 31 maggio (con patto di attivazione digitale sottoscritto ed esito positivo dell'istruttoria sempre a maggio)
  • da oggi, 27 giugno 2024, verrà accreditato a coloro che l'hanno già ricevuto il mese scorso (sempre che permangono i requisiti necessari e se risulta presentato l'Isee 2024).

Come controllare il saldo dell'Assegno di Inclusione Inps

I beneficiari della misura possono controllare il saldo sull'apposita carta di inclusione in diversi modi:

  • accedendo con le proprie credenziali al portale Siisl, oppure tramite Sms ed e-mail inviati dell'Inps;
  • presso gli ATM Postamat, inserendo la carta e digitando il pin;
  • rivolgendosi agli sportelli di Poste Italiane;
  • tramite il servizio di lettura telefonica disponibile al numero verde 800.666.888 da telefono fisso o al numero +39 06.4526.6888 da cellulare o dall’estero.

La carta Adi è una prepagata emessa da PostePay. In caso di accoglimento della domanda, è necessario attendere una comunicazione tramite portale Siisl o sms/mail prima di recarsi allo sportello postale per ritirarla. In ogni caso, l'Inps ha specificato che questa verrà consegnata anche se il beneficiario non ha ricevuto il relativo avviso.

Per ritirare la carta è necessario presentare un documento di identità valido e il codice fiscale. Qualora per lo stesso nucleo familiare siano state richieste più Cdi, ciascun titolare dovrà ritirare la propria personalmente.

Quando arrivano gli arretrati

A partire da marzo 2024, l'Inps ha cominciato a verificare per ogni beneficiario la presenza dell’Isee 2024, utile al calcolo dell'importo dell'assegno di inclusione. L'attestazione si ottiene dall'Istituto presentando la Dichiarazione Sostitutiva Unica (Dsu), un documento che indica i dati anagrafici, reddituali e patrimoniali aggiornati di un nucleo familiare. L'Inps ha sospeso l'erogazione dell'assegno di inclusione a quei nuclei che non hanno presentato in tempo la Dsu.

L'assegno di inclusione – insieme ai relativi arretrati – potrà essere erogato nuovamente solo il mese successivo alla presentazione della Dsu e del rilascio dell'Isee da parte dell'Inps. La modalità più semplice e veloce per presentare il documento è tramite il portale online dell'Istituto oppure è possibile chiedere aiuto a un Caf o un patronato.

Se si scegli di presentare l'Isee online, è possibile servirsi della Dsu precompilata disponibile nella sezione personale del portale. In questo modo, si può ottenere l'Indicatore della Situazione Economica Equivalente in tempi più brevi.

Chi rischia la sospensione dell'assegno a giugno 2024

Questo mese rischiano la sospensione dell'assegno di inclusione i nuclei familiari che, passati 120 giorni dalla sottoscrizione del Patto di attivazione digitale, non si sono ancora presentati al primo appuntamento con i servizi sociali. Lo precisa l'Inps in una circolare.

Per le domande di Adi presentate tra dicembre 2023 e gennaio 2024, e a gennaio messe in pagamento, il termine ha iniziato a decorrere dal 26 gennaio 2024 (la data di avvio della trasmissione ai Comuni delle domande accolte).  Dal 25 maggio 2024, sono iniziati progressivamente a scadere i 120 giorni previsti per presentarsi al primo appuntamento presso i servizi sociali. Quindi i nuclei che non hanno rispettato l'obbligo dei quattro mesi di tempo potrebbero non vedere accreditata la mensilità di giugno.

L'Inps ricorda anche che, nell'area riservata della piattaforma SIISL (sistema informativo per l'inclusione sociale e lavorativa) è consultabile il contatore dei 120 giorni. Immediatamente dopo l'avvenuto primo appuntamento, gli operatori dei servizi sociali lo registrano nella piattadorma Gepi in modo da sbloccare la sospensione degli accrediti se già avvenuta o comunque per azzerare e riavviare il contatore.

Dunque, se ci si reca a un incontro con i servizi sociali anche negli ultimi giorni di giugno o nei primi di luglio, l'assegno del mese dovrebbe arrivare regolarmente a luglio, insieme agli arretrati. Gli appuntamenti possono anche essere fissati in autonomia dalle famiglie che beneficiano dell'assegno.

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