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Olli Rehn boccia la manovra: “L’Italia non rispetta gli obiettivi sul debito”

Il commissario Ue per gli Affari economici avverte che con questa manovra l’Italia non potrà invocare la clausola di flessibilità per gli investimenti.
A cura di Antonio Palma
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La manovra economica del governo Letta non consentirà all'Italia grandi margini di miglioramento e soprattutto non permetterà al nostro Paese di rispettare gli obiettivi di bilancio sul fronte del debito pubblico. Lo sostiene il commissario europeo per gli Affari economici e monetari Olli Rehn che, in un'intervista a Repubblica, boccia senza mezzi termini la finanziaria messa a punto da Enrico Letta e dal Ministro dell'economia Saccomanni. "Ho preso nota delle buone intenzioni del governo italiano su privatizzazioni e spending review. Ma lo scetticismo è un valore profondamente europeo. E io ho il preciso dovere di restare scettico, fino a prova del contrario" ha spiegato infatti Rehn, sottolineando però che sarebbe pronto a fare marcia indietro se, entro febbraio, il governo fosse in grado di presentare dati concreti sui tagli effettivi di spesa e introiti delle privatizzazioni.

Le privatizzazioni e il debito – Le critiche del commissario europeo riguardano dunque soprattutto i presunti effetti delle privatizzazioni varate dal nostro governo. Secondo Rehn infatti queste non porteranno sufficienti introiti da fare rispettare gli obiettivi di bilancio per il 2014. "Per quanto riguarda il deficit, l'Italia è in linea, anche se di poco, con il criterio del tre per cento e questo ha consentito al Paese di uscire dalla procedura per deficit eccessivo che è importante per la sua credibilità sui mercati finanziari" ha ricordato il responsabile economico della commistione europea, sottolinenando però che "l'Italia deve rispettare un certo ritmo di riduzione del debito, e non lo sta rispettando". Per raggiungere l'obiettivo infatti "lo sforzo di aggiustamento strutturale avrebbe dovuto essere pari a mezzo punto del Pil, e invece è solo dello 0,1 per cento". "Per questo motivo l'Italia non ha margini di manovra e non potrà invocare la clausola di flessibilità per gli investimenti" ha avvertito Rehn.

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