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Guerra in Ucraina

Nuove sanzioni dall’Ue alla Russia, nel mirino le tecnologie collegate all’industria militare

L’Unione europea sta per varare il quinto pacchetto di sanzioni contro la Russia, cercando nel frattempo di limitare i tentativi di Mosca di aggirare i precedenti.
A cura di Giacomo Andreoli
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L'Unione europea sta preparando un nuovo pacchetto di sanzioni (il quinto) contro la Russia e ulteriori sostegni economici all'Ucraina. Ad annunciarlo, su Twitter, è il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel, dopo le anticipazioni di ieri del commissario all'Economia Paolo Gentiloni. Tweet, tra l'altro, in cui il politico belga si è detto "scioccato dalle immagini delle atrocità commesse dall'esercito russo nella regione di Kiev ora liberata", assicurando che l'Ue "sta assistendo gli ucraini e le Ong nel raccogliere le prove da portare nelle corti internazionali".

A Bruxelles si lavora intensamente a queste nuove sanzioni da una decina di giorni. Da quanto trapela dovrebbe trattarsi di un pacchetto molto forte, con multe da una parte e nuovi meccanismi per impedire a Putin di raggirare le precedenti sanzioni dall'altra. Gentiloni ha anticipato che probabilmente si seguirà l'esempio degli Stati Uniti, colpendo maggiormente tecnologie e filiere collegate all'industria militare russa. A questo si aggiunge una task force ‘Freeze and seize', creata sempre con gli Usa, per lavorare sugli asset degli oligarchi e la conversione in rubli (vedi la questione gas). L'obiettivo è evitare che le sanzioni passate e future vengano aggirate da Mosca.

Molto difficile, invece, che si segua la richiesta del ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba (estesa però ai paesi del G7 non europei) di una chiusura di tutti i porti alle navi e alle merci russe, di scollegare tutte le banche russe da Swift e di porre un embargo totale su petrolio, gas e carbone. Nelle bozze dei nuovi pacchetti è stato tolto qualsiasi riferimento al settore energetico: per ora gas e petrolio importati dalla Russia non verranno colpiti, pena il possibile forte contraccolpo economico sui Paesi più dipendenti da Mosca, a partire dall'Italia. Ma c'è chi all'interno della Commissione ha spinto per non esitare anche su questo fronte, tant'è che solo due giorni fa la commissaria Ue per i Servizi Finanziari, l'irlandese Mairead McGuinness, spiegava a Sky Tg24 che "ogni ipotesi è ancora sul tavolo".

Gentiloni, infine, ha confermato che la Commissione Ue sta lavorando per affrontare la questione del tetto europeo al prezzo del gas, dopo la decisione di promuoverne l'acquisto comune tra i Paesi dell'Unione. Si tratta di un dossier complesso, con posizione anche opposte tra i vari Stati membri, ma ora imporre una soglia assumerebbe anche una sorta di valenza sanzionatoria. Farebbe infatti da scudo contro le mosse di Vladimir Putin e la rappresaglia su energia e pagamento in rubli.

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