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Reddito di cittadinanza, le ultime notizie

Novità su affitti e contratti di lavoro: come cambiano reddito di cittadinanza e reddito emergenza

Il reddito di cittadinanza e il reddito di emergenza vengono rinnovati e rifinanziati attraverso il decreto Sostegni. Per quanto riguarda il reddito di cittadinanza la novità principale riguarda i contratti di lavoro temporanei, per il reddito di emergenza gli affitti e i casi di disoccupazione. Vediamo come cambiano le due misure.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il decreto Sostegni ha rifinanziato il reddito di cittadinanza e il reddito di emergenza. Per il reddito di cittadinanza è stato stanziato un miliardo aggiuntivo, arrivando così a 8,2 miliardi per quest’anno. La media mensile resta leggermente inferiore ai 700 milioni di euro e le famiglie beneficiarie, a gennaio, sono state 1,2 milioni. Con un aumento consistente – quasi del 20% – rispetto alla fine del 2019, cifre probabilmente dovute all’emergenza Coronavirus e alla conseguente crisi economica.

Cosa cambia per il reddito di cittadinanza

Oltre al miliardo aggiuntivo stanziato per sostenere la misura, il decreto Sostegni ha previsto altre novità per il reddito di cittadinanza. La più importante riguarda la sospensione del reddito in caso di stipula di un contratto di lavoro a termine che porta il reddito del nucleo beneficiario oltre il limite dei 10mila euro. In questo caso, contrariamente a quanto avvenuto finora, una volta concluso questo contratto temporaneo, il sussidio riparte in automatico e viene subito erogato, senza bisogno di presentare una nuova domanda all’Inps (la procedura che veniva utilizzata finora). Questo automatismo, secondo le stime riportate dal Sole 24 Ore, potrebbe riguardare 20mila soggetti da qui alla fine dell’anno. Tra il 2019 e il 2020, infatti, sono stati 43mila i beneficiari del reddito di cittadinanza che hanno perso il sussidio per qualche mese stipulando un contratto di lavoro temporaneo. In quei casi, una volta terminato il lavoro, hanno dovuto aspettare qualche mese prima di avere il rinnovo, non ricevendo il beneficio. Cosa che ora non avverrà più.

Come cambia il reddito di emergenza

Il decreto Sostegni ha anche confermato il reddito di emergenza per i mesi di marzo, aprile e maggio. La misura dovrebbe riguardare 402mila nuclei familiari con Isee inferiore ai 15mila euro e un patrimonio mobiliare familiare non superiore a 20mila euro. Queste soglie – ed ecco la novità principale – verranno aumentate di un dodicesimo del valore annuo del canone di locazione (quindi gli affitti) dichiarato ai fini Isee. Altra novità riguarda i soggetti singoli a cui è scaduta l’indennità di disoccupazione Naspi o Discoll: potranno ottenere il reddito di emergenza in caso di Isee inferiore ai 30mila euro. Sempre il Sole 24 Ore stima, sulla base degli archivi Inps, che il massimo dei pagamenti raggiunti dal Rem sia stato raggiunto a novembre con 335mila nuclei beneficiari e un importo medio mensile di 550 euro. L’incremento della platea potrebbe essere di circa il 20%, ovvero 67mila nuclei in più: si arriverebbe così a 402mila nuclei totali. In totale, per la misura che può arrivare fino a un importo di 840 euro al mese, sono stati stanziati 1,5 miliardi di euro aggiuntivi.

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