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Non con i miei soldi, un’altra economia è possibile. Intervista ad Andrea Banares

Un sito internet per informare sulla speculazione finanziaria e su come si alimenta la crisi economica anche con semplici gesti: aprire un conto corrente, lasciare alle banche la gestione dei nostri soldi. Andrea Banares e Banca Etica propongono nuovi modelli di sviluppo.
A cura di Alessio Viscardi
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Un portale internet per spiegare la crisi finanziaria e chi ne sta pagando le conseguenze: nonconimieisoldi.org – iniziativa di Banca Etica finalizzata a far capire da dove arriva e chi ha provocato la più grande depressione economica dalla crisi del '29. Critiche alla politica dei tagli e dei sacrifici, il sito vuole anche spiegare di cosa si compone la spesa pubblica, che oltra a sperchi e ruberie viene destinata anche a scuole e ospedali fondamentali. Il salvataggio delle banche da parte degli Stati ha spostato il debito, che ora pesa sulle tasche dei cittadini controbuenti.

Un'idea partita da Banca Etica per far riflettere sull'uso del denaro: "I soldi depositati sui conti corrente contribuiscono a finanziare la speculazione finanziaria". La finanzia-casinò ha creato montagne di debiti che i cittadini devono ripagare. Banca Etica pubblica su internet i finanziameti accordati per finalità sociali a impatto positivo: agricoltura bio, energie innovative, riuso dei materiali.

"Purtroppo la finanzia ha perso la propria funzione sociale" ci conferma Andrea Banares, di Banca Etica, mentre dovrebbe essere uno strumento al servizio dello sviluppo della produzione. Ma è possibile un altro modello di sviluppo, sostenibile e sostenuto da Banca Etica: oltre 5 mila finanziamenti per cooperative sociali, innovazioni sociali e di produzione lo dmostrano.

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