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Nel 1980 avevi 100mila lire nel portafogli? Oggi sarebbero “solo” 260 euro

Quanto varrebbero oggi le 50mila lire che avevamo nel portafogli trent’anni fa? Calcolarlo è possibile e significa scoprire quanto abbiamo perso in termini di potere d’acquisto.
A cura di Redazione
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Chi di noi non si è chiesto quanto varrebbero oggi le vecchie 100mila lire, o le "favolose" 50mila lire color rosso fuoco? Ad avercele, nel portafogli, si lamentano spesso i più anziani. Il vecchio conio, per una serie di ragioni economiche e sociali e forse anche per una serie di ragioni psicologiche, legate ai "bei tempi andati" consentiva più potere di spesa e sicuramente più possibilità. Il processo di deprezzamento, o svalutazione, del denaro, è una conseguenza dell'aumento inflattivo nel corso dei mesi e degli anni. L'inflazione, ovvero l' «aumento prolungato del livello medio generale dei prezzi di beni e servizi in un dato periodo di tempo» (definizione "da manuale" tratta da Wikipedia) determina una diminuzione del potere d'acquisto dei soldi che abbiamo nel portafogli. E siccome l’inflazione è determinata attraverso un indice dei prezzi al consumo di un insieme di beni, il cosiddetto "paniere" Istat, se ne deduce che il nostro potere d'acquisto è sicuramente crollato.

Quanto valevano le vecchie lire rispetto all'euro?

Dal 1861 al 2008 il valore della moneta si è ridotto di 8.514 volte. Vale a dire che 1 lira di circa 150 anni fa varrebbe 8.514 lire, ossia 4,40 euro. E sicuramente con 8mila lire all'epoca del vecchio conio avremmo acquistato più cose che non con poco meno di 5 euro. Il gioco è presto fatto: c'è un coefficiente di svalutazione monetaria che va applicato al rapporto lire/euro (1 euro vale 1.936,27 lire) per stabilire la cosiddetta rivalutazione monetaria. Insomma, 100.000 lire del 1980 valgono 262 euro, oggi. Se quelle 100mila lire le avessimo avute nel portafogli nel 1970, cioè 45 anni fa, sarebbero pari ai 923,32 di oggi.

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Calcolare la rivalutazione monetaria lire/euro in Italia

A che serve questo giochino, solo a rovinarci la giornata maledicendo i tempi attuali di crisi e ricordando i bei tempi che furono? Niente affatto. Spesso il calcolo delle rivalutazioni monetarie in base all'indice dei prezzi al consumo è necessario nel calcolo di interessi legali ad esempio per pensioni d'anzianità, per cause legali nell'ambito del lavoro e risarcimenti. C'è uno strumento messo a disposizione dall'Istat nella sezione dedicata alla rivaluta monetaria. Serve anche a dare il senso di quanto sia cambiata la nostra possibilità d'acquisto, oggi. Poi, c'è anche chi sulla lira ha costruito un'altra fortuna: quella del collezionismo, visto che le monete e le banconote antiche e rare possono valere un tesoro. Ma questa è un'altra storia.

 
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