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Natale 2013, la crisi si fa sentire sempre: sei italiani su dieci “tagliano” sui regali

Lo rivela uno studio di Confcommercio: sono davvero pochi gli italiani che spnderanno cifre simili o superiori a quelle dello scorso Natale; aumentano gli acquisti di importi minimi e si prediligono regali utili. Tiene la tecnologia.
A cura di B. C.
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Sarà un altro Natale "low cost" sotto il segno della crisi economica. Non ha dubbi Confcommercio: meno spese per la maggior parte degli italiani, doni utili, per lo più prodotti alimentari e comunque destinati quasi solo ai parenti. L'indagine dell'associazione dei commercianti, realizzata in collaborazione con Format Ricerche, restituisce una fotografia sugli acquisti e le intenzioni di spesa degli italiani per le prossime festività natalizi che non si discosta molto dalle precedenti ricerche a tema. Dunque, quasi sei italiani su dieci, secondo Confcommercio, spenderanno meno rispetto al 2012 e aumenteranno gli acquisti di importi minimi. Cala anche il budget: oltre 9 su dieci non andranno oltre 300 euro e per uno su 3 (31,5%) sarà inferiore ai 100 euro. Il 40,5% dei consumatori è disposto a mantenere invariato il proprio fondocassa-regali e solo l'1,8% ad aumentarlo. Come detto, saranno coniugi figli, genitori e fratelli i principali destinatari dei regali (55,9%); quindi parenti in generale (50,7%), e "altri conoscenti", colleghi di lavoro (40,7%) o gli amici (39,0%). Tre italiani su quattro dunque faranno regali "gastronomici, in aumento la "tecnologia" (smartphone in testa), ma anche giochi, libri e benessere personale; mentre sotto l'albero troveremo meno articoli di abbigliamento, calzature e vino; calano gli acquisti nei punti vendita della grande distribuzione, mentre cresce la percentuale di persone che sceglie i negozi tradizionali e ancora di più quella degli acquisti online utilizzato ormai dal 30% dei consumatori per l’acquisto dei regali.

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