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Nadef, via libera dal Cdm: migliorano le stime su Pil e debito, misure per sanità e contratti

La politica economica resterà espansiva fino al 2024 poi si punterà a ridurre il debito che dovrà tornare a livello precisi entro il 2030. Lo afferma la bozza della Nadef, la Nota di aggiornamento al documento di economia e finanza, approvata oggi in Consiglio dei ministri. Saranno circa 20 i decreti collegati alla manovra di bilancio, dal ddl delega sulla riforma fiscale al ddl sugli incentivi alle imprese e alla proroga del superbonus. Assenti le misure sul salario minimo.
A cura di Annalisa Girardi
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Il Consiglio dei ministri ha appena approvato la Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza, la Nadef. Ci sono fondi alla sanità e ai contratti pubblici, così come il prolungamento si alcune misure economiche e sociali, tra cui il Superbonus al 110%. Non solo: nel documento si fa traccia anche il quadro dei conti pubblici per gli anni futuri: "La politica di bilancio dovrà essere maggiormente orientata alla riduzione del disavanzo strutturale e a ricondurre il rapporto debito/Pil a livelli pre-crisi (134,3%) entro il 2030", si legge nella premessa a firma del ministro dell'Economia, Daniele Franco.

E ancora: "Ipotizzando che il grado di restrizione delle attività economiche e sociali legato al Covid-19 si vada via via riducendo, l'intonazione della politica di bilancio resterà espansiva fino a quando il Pil e l'occupazione avranno recuperato non solo la caduta, ma anche la mancata crescita rispetto al livello del 2019. In base alle proiezioni si può prevedere che tale condizione sarà soddisfatta a partire dal 2024". Insomma, in altre parole, la politica economica resterà espansiva fino al 2024 poi si punterà a ridurre il debito che dovrà tornare a livello precisi entro il 2030.

Per quanto riguarda l'occupazione, le nuove stime del governo calcolano che si arrivi a una ripresa al 6,5% (dal -10,3% del 2020) mentre per la disoccupazione si calcola un 9,6% dal 9,3%. La previsione annuale di aumento del Pil è al 6%, mentre il deficit viene stimato al 9,4% del Pil: il rapporto tra debito lordo e Pil dovrebbe fermarsi al 153,5%.

"La situazione sanitaria ed economica è nettamente migliorata negli ultimi mesi. Nel nostro Paese, ciò è avvenuto grazie a misure preventive ben calibrate, al grande sforzo del personale sanitario, alla consapevole disciplina dimostrata dai cittadini, alle misure di sostegno economico attuate dal Governo e, in misura crescente, all'avanzamento della campagna di vaccinazione contro il Covid-19", scrive ancora Franco nella premessa.

Saranno circa 20 i decreti collegati alla manovra di bilancio per il prossimo triennio, dal ddl delega sulla riforma fiscale al ddl sugli incentivi alle imprese del Mezzogiorno, ma anche quello sulla sicurezza sul lavoro e sulle lauree abilitanti. Come abbiamo anticipato, ci sarà anche un prolungamento del Superbonus al 110%: "Molto positivo il prolungamento di misure adottate al Mise nel corso del 2020 come il Superbonus 110%, Transizione 4.0 e il potenziamento del Fondo Centrale di Garanzia per le Pmi. Sono state tre riforme targate MoVimento 5 Stelle che sono state accolte con entusiasmo dal mondo dell'impresa e che segnano una base su cui puntare per stabilizzare la crescita del Paese", scrive su Facebook il ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli. Grande assente però è il salario minimo, di cui si è discusso molto in questi giorni: "E alla fine nella Nadef non c'è il salario minimo. E pensare invece che la Spagna di Sanchez oggi addirittura lo aumenta. La scelta odierna del governo italiano conferma che in questo Paese a malapena si riesce a discuterne, ma sempre fuori sincrono rispetto all'Europa quando si tratta di salari e diritti. È così che siamo diventati uno dei Paesi con gli stipendi più  bassi. E la politica, a partire dal governo dei migliori, continua a discutere del nulla", commenta il segretario nazionale di Sinistra italiana, Nicola Fratoianni.

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