Marchionne: per la Fiat non vogliamo aiuti né dall’Italia né dall’Europa
L'amministratore delegato della Fiat è tornato a parlare delle strategie future del gruppo rivendicando la sua linea industriale. Lo ha fatto dagli stand del Salone dell'automobile a Parigi dove ha messo in chiaro una cosa, l'azienda automobilistica torinese non vuole finanziamenti né dal Governo italiano né dall'Unione Europea. "Non cerchiamo aiuto né dall'Italia né dall'Europa" ha detto Marchionne nell'incontro coi giornalisti, confermando le parole di Monti dopo il colloquio tra il Governo e i vertici della Fiat che lo stesso Ad ha definito molto utile. E proprio al Premier il numero uno del Lingotto ha riservato parole di apprezzamento per il lavoro svolto in questi mesi valutando positivamente le promesse fatte nell'incontro a Palazzo Chigi dove la Fiat ha "confermato l'impegno per l'Italia" e il Governo ha promesso cambiamenti al fisco per favorire l'export. Resta il fatto che nessun'altra casa automobilistica sembra intenzionata a produrre sul nostro territorio secondo Marchionne, che però continuerà a cercare un partner fino alla fine del suo mandato.
Senza Chrysler la Fiat avrebbe sofferto ancora di più – Nemmeno la Mazda ha voluto saperne di produrre in Italia così finisce la collaborazione con la casa giapponese, mentre è sempre più saldo i legame con Chrysler con una fusione tra i due gruppi a breve. "Un atto dovuto" per Marchionne visto che il gruppo Fiat "senza Chrysler avrebbe sofferto le pene dell'inferno in Europa". Per quanto riguarda quest'ultima infatti e specificamente per l'Italia è confermato che il piano di Fabbrica Italia è morto, Marchionne ha voluto ribadire che l'atteggiamento della Fiom non c'entra, ma che nel frattempo sono solo cambiate le prospettive economiche. Nessuna novità neanche sul fronte del rapporto con gli altri industriali italiani per cui la FIat non tornerà in Confindustria a breve.