Marchionne a Della Valle: “La smetta di rompere, noi non facciamo borse”
E' guerra aperta ormai tra Diego Della valle e Sergio Marchionne, se il primo continua ad attaccare l'ad della Fiat per le scelte industriali nel nostro Paese, il numero uno del lingotto ribadisce ancora una volta la distanza che lo separa dall'altro in termini industriali. Oggi è andata in scena l'ennesimo botta e risposta tra i due con Della Valle che dalla Bocconi lancia accuse di incapacità e Marchionne che dall'assemblea dell'Unione Industriale di Torino risponde a tono. "Non parliamo di gente che fa borse, io faccio vetture" ha detto Marchionne ai giornalisti che gli chiedevano un commento sull'ultima dichiarazione di Della Valle, e continuando "la smetta di rompere le scatole, perché con quanto lui investe in un anno in ricerca e sviluppo, noi non ci facciamo nemmeno una parte di un parafango". "La verità è che non siamo malati, la Fiat nel suo insieme è sana e in ottima forma e confermiamo gli obiettivi previsti per il 2012" ha assicurato l'amministratore dell'azienda torinese confermando che la Fiat rimarrà in Italia.
Non sono riuscito a trovare un partner per la Fiat – "Confermo l'impegno della Fiat verso questo Paese" ha detto Marchionne che però ha anche voluto puntualizzare alcuni importanti punti, in primis l'intervento del governo. Se come ha detto Monti non ci sono e non ci saranno soldi pubblici per il Lingotto alla Fiat preme che l'esecutivo si attivi affinché vengano tolte le zavorre al nostro sistema industriale "che stanno ancorando il nostro Paese al passato", vale a dire riforma delle politiche del lavoro. Nel suo discorso Marchionne ha assicurato anche che l'Alfa Romeo non è in vendita ma alla fine ha anche fatto autocritica quando ha ricordato di aver cercato per otto anni un partner straniero per la Fiat ma di non esserci riuscito, "Su questo ammetto di avere fallito".