Manovra, via libera della Commissione Ue: “Ma attenzione a rispettare il Patto di stabilità”
La Commissione europea ha dato il via libera alla legge di Bilancio italiana. Un lasciapassare che però non ha risparmiato dagli avvertimenti: secondo Bruxelles, infatti, la manovra "pone dei rischi di non rispetto del Patto di stabilità" e potrebbe portare a "una deviazione significativa dal cammino verso il rispetto dell'obiettivo di medio termine". Il giudizio della Commissione riguarda anche altri sette Paesi dell'Eurozona, fra cui Belgio, Spagna, Francia, Portogallo, Slovenia, Slovacchia e Finlandia. Per questi Stati membri, i documenti programmatici di Bilancio potrebbero non essere in conformità con il Patto. Per l'Italia, così come per Belgio, Francia e Spagna, il rischio è dato "dall'insufficiente riduzione dell'elevato livello del debito pubblico".
Bruxelles tornerà a esaminare i conti pubblici la prossima primavera."L'Italia è un Paese che ha beneficiato di tutte le flessibilità del Patto, con l'Italia abbiamo avuto un atteggiamento serio e rigoroso ma anche comprensivo. Ma bisogna continuare a essere attenti alla situazione del debito perché l'effetto valanga non è un bene né per l'Italia né per l'Europa", ha affermato il commissario agli Affari economici, Pierre Moscovici. Il vicepresidente della Commissione, Valdis Dombrovskis, ha accusato l'Italia "di non aver usato in modo sufficiente il periodo economico favorevole per mettere le finanze pubbliche in ordine". Inoltre,il fatto che la manovra economica preveda un'espansione fiscale "è preoccupante perché i livelli di debito molto alti limitano la capacità di rispondere agli shock economici e alle pressioni dei mercati", ha aggiunto.
Il numero due della Commissione ha quindi invitato "tutti gli Stati membri che sono a rischio di non conformità del Patto a prendere le misure necessarie nell'ambito del processo di (approvazione del) bilancio nazionale per assicurare che il Bilancio 2020 sia conforme con il Patto di Stabilità e Crescita", sottolineando che "senza correzioni" i Paesi con livelli molto alti di debito pubblico, come l'Italia, sicuramente non rispetteranno la "regola del debito" nel 2020.