Manovra, Ragioneria di Stato boccia 14 emendamenti alla legge di Bilancio e chiede la modifica di 60
La Ragioneria dello Stato chiede lo stralcio di 14 emendamenti alla manovra approvati in commissione Bilancio alla Camera e la riformulazione di 60 modifiche già ratificate. Nella missiva inviata agli uffici del ministero dell'Economia, arrivata poi in commissione Bilancio di Montecitorio, di cui Public Policy ha preso visione, si bocciano 10 norme per carenza di copertura e altre 4 per inidoneità di relazione tecnica. Il presidente della quinta commissione, Fabio Melilli, del Partito democratico, ha annunciato in aula che gli uffici sono al lavoro sulle richieste della Ragioneria dello Stato e che si dovranno produrre una serie di emendamenti correttivi che dovranno essere votati in commissione.
Ad un passo dall'approvazione in Aula, le cose si complicano. E per circa un terzo degli emendamenti approvati bisognerà fare marcia indietro. La legge di Bilancio torna in Commissione e si rischia uno slittamento delle tempistiche. Ad ogni modo, che vi fossero una serie di dubbi sulle risorse, è cosa nota. Ma i tempi sono già molto stretti e si è sempre più vicini alla scadenza dei termini. Sono infatti attese per il 27 dicembre le votazioni finali. Tra le norme che devono essere riviste c'è anche quella che chiede un taglio dell'Iva su tamponi e vaccini. Servono i fondi, dal momento che la misura avrebbe ricevuto il via libera senza l'indicazione delle risorse corrispondenti.
Lo stralcio riguarda anche la nona salvaguardia per gli esodati. Comporterebbe una maggiore spesa pensionistica, facendo sì che questi non siano più salvaguardati, ma privilegiati. Un contrasto con le norme Ue, in altre parole. Melilli ha comunque rassicurato che si tratta di modifiche e correzioni che possono essere fatte senza troppi problemi. In serata si è quindi tornati in Assemblea. Nel frattempo si apprende che domani il governo dovrebbe porre la fiducia sulla legge di Bilancio, facendo iniziare le dichiarazioni di voto nel primo pomeriggio.