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Manovra, dal 2021 sulle sigarette elettroniche accisa del 25% del prezzo di vendita

A partire dal 1 gennaio 2021 i liquidi delle sigarette elettroniche saranno sottoposti ad un’accisa del 25% del prezzo di vendita. Lo prevede l’ultima bozza della manovra di bilancio 2021, composta da 243 articoli, che anche prevede una serie di interventi per fronteggiare l’emergenza dovuta alla pandemia di Covid 19.
A cura di Annalisa Cangemi
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Prende forma la manovra di bilancio per il 2021. Il provvedimento era stato approvato dal Consiglio dei ministri "salvo intese", e il testo deve essere depositato in Parlamento. L'ultima bozza che circola è composta da 243 articoli e prevede una serie di interventi per fronteggiare l'emergenza dovuta alla pandemia di Covid 19, ma anche per il fondo per la fedeltà fiscale, e contiene anche la proroga di alcune agevolazioni come il bonus bebè. In totale, ammonterebbe – dicono fonti di governo all'Agi – a circa 39 miliardi.

Tra le novità c'è una razionalizzazione il settore dei prodotti da fumo, comprese le sigarette elettroniche, i cui profili normativi vengono assimilati a quelli vigenti per i tabacchi lavorati. Dal primo gennaio 2021 infatti i prodotti derivati dal tabacco, i tabacchi da inalazione senza combustione, le sigarette elettroniche e i prodotti accessori saranno assoggettati ad un'accisa pari al 25% del prezzo di vendita.

Oltre all'imposta c'è anche l'obbligo per le sigarette elettroniche di riportare sulla confezione il bollino del monopolio dello Stato. La tassa applicata seguirebbe lo schema previsto oggi per i tabacchi classici, con un prezzo di vendita al pubblico dichiarato dal produttore all'Agenzia delle dogane, che dovrà dare il suo via libera. Da quella base di partenza si calcolerà dunque la percentuale che spetta all'erario. La rimanenza, al netto dell'Iva, andrà a comporre il cosiddetto compenso alla filiera, suddiviso tra l'eventuale distributore o grossista e il rivenditore finale.

Le principali misure della manovra

Riforma fiscale

Il Governo ha istituito un fondo con una dotazione di 2,5 miliardi per l'anno 2022 e 1,5 mld a decorrere dall'anno 2023 per finanziare i primi interventi che saranno disposti in attuazione di una legge delega che stabilirà i principi e i criteri direttivi da seguire per realizzare una riforma complessiva del sistema tributario finalizzata alla sua semplificazione e alla riduzione della pressione fiscale.Per l'assegno unico sono stanziati 3 miliardi aggiuntivi nel 2021.

Fondo anti-Covid

Un Fondo anti-Covid con 4 miliardi di euro nel 2021 per il sostegno delle attività produttive maggiormente colpite dall'emergenza sanitaria. Fatte salve disposizioni più restrittive, le misure di sostegno economico-finanziario troveranno applicazione nei confronti delle imprese che abbiano subito un calo di fatturato di almeno il 30 per cento rispetto al medesimo periodo dell'anno 2019.

Stop licenziamenti

Fino al 31 marzo prossimo stop ai licenziamenti, anche per giusto motivo e indipendentemente dal numero dei dipendenti, e sospese le procedure pendenti avviate dopo il 23 febbraio 2020.

Asili nido

Le risorse sono incrementate di circa 216 milioni per l'anno 2021, circa 255 mln per l'anno 2022, 300 per il 2023.

Reddito di cittadinanza

Verrà finanziato con circa 4 miliardi di euro in più in nove anni: per il prossimo anno, la spesa viene incrementata di 196,3 milioni di euro.

Bonus facciate

Anche per il 2021 varranno gli interventi di riqualificazione energetica, di ristrutturazione edilizia e per l'acquisto di mobili di arredo e di grandi elettrodomestici a basso consumo energetico finalizzati all'arredo dell'immobile ristrutturato.

Bonus bici

Viene esteso il cosiddetto bonus bici o bonus mobilità: le risorse verranno definite "nel limite di 20 milioni di euro annui per gli anni dal 2021 al 2023 e per 30 milioni di euro annui per gli anni dal 2024 al 2026". La misura è stata decisa visto che si prevede per il 2020 la vendita di circa 2 milioni di unità di biciclette e/o e-bike, di cui circa il 50% attribuibili ai potenziali beneficiari del "Programma sperimentale buono mobilità".

Assunzioni personale sanitario

Prorogate al 2021 assunzioni temporanee presso il Servizio Sanitario Nazionale, "al fine di garantire l'erogazione delle prestazioni di assistenza sanitaria in ragione delle esigenze straordinarie ed urgenti derivanti dalla diffusione del Covid-19".

Aumento stipendi medici e infermieri

Vengono stanziati 835 milioni l'anno per aumentare del 27% l'indennità di esclusiva della dirigenza medica, veterinaria e sanitaria (500 milioni) e per riconoscere una specifica indennità infermieristica (335 milioni).

Plastic e sugar tax

Le due imposte entreranno in vigore a partire dal 1 luglio e non dal 1 gennaio prossimo.

No contributi under 35

Non si pagheranno i contributi sui neo assunti al Sud, ma solo per under 35: la misura vale per 4 anni e per un importo massimo di 6.000 euro. L'agevolazione spetta ai datori di lavoro in Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna e sempre che non abbiano proceduto a licenziamenti nei sei mesi precedenti, ne' procedano in tal senso nei nove mesi successivi.

No tasse su Money transfer

Cancellata l'imposta sui trasferimenti di denaro all'estero effettuati per mezzo degli istituti di pagamento, il cosiddetto Money transfer.

Proroga Bonus bebè e Congedo paternità

Confermato per il 2021 il bonus bebè, cioè l'assegno di circa 1.000 euro per ogni figlio nato o adottato. Vengono quindi stanziati per questo incentivo 740 milioni. Prorogato anche il congedo di paternità di 7 giorni.

Bonus cultura a 18enni

Confermata anche per il 2021 la card cultura per i diciottenni, che può essere usata per acquistare biglietti per teatri, cinema, per comprare libri e giornali, per la musica e per i musei.

5 miliardi per altre 12 settimane di Cig

Arrivano altri 5,3 miliardi per rifinanziare 12 settimane di cassa integrazione nel 2021 alle aziende che siano in difficoltà a causa dell'emergenza Covid. Le settimane di cig dovranno essere comprese nei primi tre mesi dell'anno per la cig ordinaria e per i primi 6 mesi per quella in deroga. I datori di lavoro privati (con esclusione del settore agricolo) che non richiedono la cig, nei primi tre mesi del 2021 saranno esonerati dal versamento dei contributi previdenziali a loro carico per un ulteriore periodo massimo di 8 settimane.

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