La Commissione Ue boccia la manovra: “Non rispetta il target di riduzione del debito per il 2020”
La Commissione europea, come previsto, ha inviato all'Italia una lettera sulla manovra economica, chiedendo entro domani nuovi chiarimenti da Roma, in modo da poter giungere ad una "valutazione finale" sulla Legge di Bilancio del governo giallorosso. Il piano italiano non rispetterebbe il target di riduzione del debito per il 2020, in quanto la bozza inviata a Bruxelles prevede un peggioramento del deficit strutturale di 0,1% del Pil, "che manca il raccomandato aggiustamento strutturale di 0,6%", e un "aumento della spesa dell'1,9%, che eccede la riduzione raccomandata di almeno lo 0,1%". Questi elementi "non appaiono in linea" con le raccomandazioni fatte dalla Commissione
"Tenendo conto del dibattito svoltosi nella riunione dell'Eurogruppo del 9 ottobre sulla situazione economica e sulla politica di bilancio nell'area dell'euro, la Commissione europea cerca di proseguire un dialogo costruttivo con l'Italia per giungere ad una valutazione finale", si legge nella nota firmata dal commissario agli Affari economici uscente, Pierre Moscovici, e dal vice presidente riconfermato Valdis Dombrovskis.
In particolare, si chiedono più informazioni per quanto riguarda il saldo strutturale e le modalità di spesa: "Queste informazioni ci aiuterebbero a capire se c'è un rischio di deviazione significativa dallo sforzo raccomandato" in materia di bilancio che il nostro Paese ha promesso di portare a termine.
L'intesa del governo sulla manovra
Nella tarda serata di ieri è arrivato l'accordo fra le forze di maggioranza sulla legge di Bilancio, dopo una setimana di tensioni. Il Movimento Cinque Stelle potrà contare sul carcere per i grandi evasori, uno dei nodi principali per i pentastellati. Il provvedimento sarà valido per chi evade il fisco sopra i 100mila euro: andrà nel decreto fiscale, ma entrerà in vigore solamente dopo la conversione in legge da parte del Parlamento.
È anche stato confermato il bonus befana, una misura per contrastare l’evasione che entrerà a regime nel gennaio 2021: sarà in quella data che i cittadini che avranno effettuato pagamenti con carta e bancomat si vedranno restituire una parte della somma spesa. Varrà per alcune spese effettuate a partire da luglio 2020 tramite strumenti elettronici. È al momento allo studio il funzionamento del sistema del cashback.
Su Facebook, esulta Luigi Di Maio: "Il carcere ai grandi evasori entra nel decreto fiscale, come aveva chiesto con forza il M5S. E anche la confisca per sproporzione. Ambedue le norme entreranno in vigore dopo la conversione in legge da parte del Parlamento. D'ora in avanti chi evaderà centinaia e centinaia di migliaia di euro sarà finalmente punito con il carcere. Colpiamo i pesci grossi". Soddisfazione anche per il rinvio delle multe per il mancato uso del Pos: "Sono posticipate al luglio del 2020, nell'attesa di un accordo sull'abbassamento dei costi delle commissioni delle carte di credito e dei dispositivi per il pagamento".