Manovra, arriva il kit digitalizzazione: smartphone e internet gratis per 1 anno per redditi bassi
Un cellulare in comodato d’uso per un anno per le famiglie con reddito Isee inferiore ai 20mila euro. Si chiamerà “kit digitalizzazione” ed è una delle novità che dovrebbe essere introdotta nellalegge di Bilancio con un emendamento che verrà messo al voto tra oggi e domani in commissione Bilancio alla Camera. Se la proposta di modifica, contenuta nel pacchetto delle proposte riformulate, dovesse essere approvata, chi vive in una famiglia con Isee inferiore ai 20mila euro, quindi, potrà avere un cellulare per un anno in comodato d’uso. Un telefono connesso a internet, con l’abbonamento a due organi di stampa incluso e l’app Io pronta da utilizzare. Questo beneficio verrebbe concesso a un solo soggetto per nucleo familiare. Si tratta di una proposta che rientra in quelle finanziate attraverso il fondo per l’innovazione tecnologica nell’ambito del sistema di allerta Covid. Per poter ottenere questo kit è necessario avere Spid. Per finanziare la misura è previsto uno stanziamento, sempre attraverso questo fondo, di 20 milioni di euro per il 2021.
Telefono gratis per un anno: chi può richiederlo
L’emendamento prevede di aggiungere il kit digitalizzazione all’articolo 105 della legge di Bilancio, riguardante proprio il ‘Fondo per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione e continuità della gestione del sistema di allerta Covid'. L’obiettivo di questa norma è “ridurre il fenomeno del divario digitale” e per farlo si punta, come detto, a fornire in comodato gratuito il telefono per un anno. Una misura introdotta in via sperimentale, ma solamente per chi ha un Isee inferiore ai 20mila euro, non è titolare di un contratto di connessione internet e di un contratto di telefonia mobile.
Il kit digitalizzazione a una sola persona per famiglia
Per ogni famiglia può essere un solo soggetto a usufruire di questa possibilità, fermo restando un limite massimo di spesa di 20 milioni di euro per il 2021. Per questo motivo viene istituto un apposito fondo previsto dal ministero dell’Economia e poi trasferito al bilancio della presidenza del Consiglio e, nello specifico, al dipartimento per la trasformazione digitale. Per quanto riguarda le modalità di accesso a questo bonus per alcune famiglie italiane, a stabilire tutte le regole dovrà essere un decreto del ministero per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione: il provvedimento dovrà arrivare entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della manovra.