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L’Ue approverà la minimum global tax al 15% entro fine giugno

Secondo il commissario europeo all’Economia l’Ue troverà un accordo per approvare la tassa minima sulle multinazionali al 15% entro la fine della presidenza francese, il prossimo 30 giugno.
A cura di Giacomo Andreoli
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"Sono certo che si arriverà a un accordo sulla global tax entro la presidenza francese dell'Ue, che scade il 30 giugno". Il commissario europeo all'Economia Paolo Gentiloni non ha dubbi: la tassa minima globale per le multinazionali al 15%, approvata dall'Ocse la scorsa estate, avrà il via libera definitivo dell' Unione europea a breve.

L'ex premier italiano ha detto di sostenere tutti gli sforzi della presidenza francese in questo senso, sperando che si arrivi a un accordo già nei prossimi giorni. Sul tema è intervenuta anche la presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen, durante il question time di oggi al Parlamento europeo. Per la politica tedesca bisogna "chiudere l'intesa il prima possibile, ma abbiamo già fatto un enorme passo avanti, non solo per l'Ue, ma per tutto il mondo". Secondo Von der Leyen, poi, la decisione è fondamentale per evitare l'evasione fiscale ed uniformare i sistemi di tassazione al livello globale.

Intanto il ministro delle Finanze di Parigi, Bruno Le Maire, ha ricordato prima dell'inizio dell'Ecofin a Lussemburgo che "tutti i 27 Stati membri degli Stati membri europei hanno dato il loro pieno sostegno alla soluzione dell'Ocse". Per questo ha auspicato un rapido accordo già oggi sulla direttiva europea che riprende quanto deciso al livello mondiale, perché "non c'è alcuna difficoltà tecnica, ma anzi c'è una determinazione politica globale e la volontà di tutti i 27 Stati membri di attuare al più presto questa tassazione minima". Le Maire ha quindi sottolineato l'impegno in tal senso del presidente francese Emmanuel Macron negli ultimi cinque anni.

La minimum tax prevede un'aliquota del 15%. Scatterà dal 2023 e interessa oltre 100 tra le più grandi multinazionali del mondo, con un fatturato annuo superiore a 750 milioni di euro. Ad essere colpiti saranno quindi colossi del web come Google, Facebook, Amazon e Apple, che negli ultimi anni hanno usufruito di tassazioni "di comodo" in Paesi come l'Irlanda. Le multinazionali dovranno pagare l'imposta in ognuno dei paesi in cui si trovano i beni e le attività che generano profitti, non beneficiando più del solo fisco agevolato di alcune nazioni. Secondo diversi calcoli la minimum tax potrebbe fruttare circa 125 miliardi di euro di entrate fiscali aggiuntive a livello mondiale. Per la sola Italia si potrebbero raggiungere alcuni miliardi di euro di entrate supplementari ogni anno.

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