Lo spread torna a far paura all’Italia, sfondata quota 290

Inizia male la settimana dell'Italia dal punto di vista economico finanziario. In apertura dei mercati infatti lo spread è subito balzato in alto sfondando immediatamente quota 290 punti percentuali, sintomo che i mercati stanno bocciando le politiche economiche del Paese. Il differenziale tra i nostri Btp e i Bund tedeschi in effetti da giorni è tornato a soffrire toccando livelli decisamente alti dopo mesi di relativa calma e ora sta tornando a far paura. A confermare le tensioni sui mercati il fatto che già venerdì scorso a chiusura delle contrattazioni lo spread si era attestato a 287 punti base, ma lunedì la forbice si è allargata ancora subito a 290 punti base, toccando in apertura il massimo di 292 punti. Il rendimento del Btp decennale si è attestato invece al 2,68 per cento. Dopo che i nostri Btp quinquennali hanno sorpassato gli omologhi greci la scorsa settimana ora anche quelli decennali sono a un passo da quelli ellenici.
Avvio in rosso anche per l'indice di Borsa di Piazza Affari Ftse Mib , in apertura in calo dello 0,62%, e per le altre Borse europee, che continuano a risentire delle tensioni commerciali. A pesare sicuramente è lo scambio di battute continue e lo scontro in corso in questi giorni tra il governo italiano e la commissione europea proprio sui conti pubblici italiani. In particolare la lettera di risposta dell’Italia alla Ue dopo gli allarmi di Bruxelles sull'elevato debito pubblico e le voci di una possibile procedura di infrazione per l'Italia. Fondamentale per abbassare i toni e le tensioni potrebbe essere il discorso da parte del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte in programma proprio oggi. Il capo del governo infatti si prepara a chiedere a M5s e lega, le alle due forze politiche che compongono il suo Esecutivo, il mandato per portare avanti una trattativa con la Commissione europea per scongiurare procedura di infrazione in vista.