Libretti di risparmio postale “dormienti”, ecco quali sono e come ottenere i soldi

I libretti postali non “movimentati” nel corso di 10 anni vengono annullati e i soldi depositati finiscono nelle casse dello Stato. Ecco quali sono i risparmi a rischio e come evitare che accada.

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A cura di Redazione

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I libretti di risparmio postale "dormienti" sono quelli dimenticati – dice la legge – da 10 anni, nei cassetti delle Poste Italiane. Sono molti più di quanti non si creda e tutti quei soldi, se non vengono reclamati in tempo, possono andare perduti per sempre e finire nelle casse dello Stato italiano, trasferiti ad un Fondo pubblico. La scadenza di quest'anno è fissata nel 4 maggio 2014: i titolari dei libretti sono invitati a recarsi «presso qualsiasi ufficio postale per dare disposizioni e consentire il censimento anagrafico del proprio libretto». In assenza di questa procedura, le somme saranno irrimediabilmente perdute.

Esiste un elenco, su base provinciale, dei Libretti di risparmio postale "dormienti" che può essere consultato su web ma anche anche presso tutti gli uffici postali; si può conoscere la situazione di un libretto anche chiamando il Contact Center di Poste Italiane al numero verde gratuito 800.00.33.22. Le modalità di restituzione delle somme versate al Fondo sono fruibili sul sito internet della Consap, la Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici. Non è ad esempio previsto il rimborso ai beneficiari degli importi relativi a polizze vita; buoni fruttiferi postali non riscossi entro il termine di prescrizione di 10 anni e ai beneficiari degli assegni circolari, una volta decorso il termine di prescrizione.

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