Dieci euro addio, anzi arrivederci: dopo la banconota da 5 euro, cambiata a inizio anno (il presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi, la presentò ufficialmente il 10 gennaio, anche se la circolazione iniziò dal 2 maggio), è la volta del taglio da 10 euro. L’operazione ha ufficialmente preso il via martedì 26 novembre scorso quando l’Eurosistema ha tenuto presso la banca centrale belga, a Bruxelles, un seminario destinato ai produttori di apparecchiature per il trattamento delle banconote e ad altri partner, al fine di fornire assistenza ai partner medesimi nei preparativi per l’introduzione della nuova banconota, nel 2014. La presentazione ufficiale della banconota è invece in calendario per il 13 gennaio prossimo.
Anche se qualcuno già teme il ripetersi dei disservizi registrati, soprattutto in Italia, col precedente “turnaround” (quando il nuovo biglietto non venne accettato per giorni da parte di alcuni distributori automatici di beni e servizi), questa volta non ci dovrebbero essere intoppi, anche perché in Banca d’Italia e alla Bce hanno fatto tesoro, o almeno si spera, dell’esperienza fatta e non intendono consentire che si registrino sgradevoli “bis”, garantendo anzi di essere pronte, tanto la Bce quanto le singole banche centrali europee, a lavorare “gomito a gomito con produttori, fornitori, gestori e proprietari di attrezzature per il trattamento delle banconote”, così da predisporre per tempo le apparecchiature e i dispositivi per l’accettazione dei nuovi biglietti.
Intoppi a parte la seconda serie continuerà nel suo graduale “roll over”, dato che i nuovi biglietti, come ha ricordato anche il vice direttore generale di Via Nazionale, Valeria Sannucci, dovrebbero dare filo da torcere ai falsari, che col tempo tendono a riprodurre sempre meglio i biglietti in circolazione, anche se pure in questo campo la crisi economica sembra agire da freno. Nel primo semestre di quest’anno, ad esempio, la Banca d’Italia ha riconosciuto false 63.493 banconote ritirate dalla circolazione, registrando un calo del 2,5% rispetto al secondo semestre del 2012, quando furono riconosciute false 65.106 banconote. Il taglio più amato dai falsari in realtà risulta essere ancora il 20 euro, che ha rappresentato il 44% del totale dei falsi individuati tra gennaio e giugno, seguito dal 50 euro (28,1%) e dal 100 euro (19,4%). In totale questi tre tagli hanno rappresentato il 91,5% dei biglietti contraffatti, segno che contraffare biglietti di piccolo taglio (i 5 o i 10 euro) non vale quasi più la pena.
A livello di Banca centrale europea, sempre nel primo semestre del 2013 sono state ritirate dalla circolazione 317.000 banconote in euro false, il 98,5% delle quali in paesi dell’area dell’euro. In questo caso rispetto al quantitativo rinvenuto nel semestre precedente (280.000) si è registrato un incremento del 13,2%, segno che la crescita economica mondiale e quella di almeno alcuni paesi europei come la Germania rappresenta comunque un incentivo alla falsificazione dei biglietti, gonfiando la circolazione anche della massa monetaria rappresentata da monete e banconote. Anche secondo la Bce le banconote più falsificate sono risultate quelle da 50 euro (44,1%) e da 20 euro (38%) che insieme hanno rappresentato l’82,1% del totale, seguite dalla banconota da 100 euro (un altro 12,4%): nel complesso i tre tagli hanno rappresentato ben il 94,5% del totale dei biglietti contraffatti ritirati dalla circolazione.