La vendita delle caldaie a gas sarà vietata entro il 2029
Niente più caldaie a gas dal 2029. L'indicazione arriva dalla Commissione europea, nell'ambito del piano RePowerEu presentato ieri a Bruxelles dalla presidente Von der Leyen. L'obiettivo europeo è uscire prima possibile dalla dipendenza dal gas russo, sia in un'ottica di guerra – visto che il filo che tiene unita l'Europa a Mosca sembra sempre più unicamente quello del gas – sia per la transizione ecologica verso un'economia sostenibile a livello ambientale. Sta di fatto che, al massimo dal 2029 in poi, in tutti gli Stati dell'Unione sarà vietata la vendita di caldaie autonome a gas. O almeno, questo è il progetto.
Nel piano RePowerEu la Commissione Ue spiega che intende arrivare all'obiettivo "attraverso limiti di progettazione ecocompatibile più rigorosi per i sistemi di riscaldamento, che implicano il 2029 come data finale per l'immissione sul mercato di caldaie a combustibili fossili autonome". Tecnicamente parlando, l'obiettivo verrà raggiunto grazie al declassamento delle caldaie a combustibile fossile nelle etichette sulla performance energetica e dal piano per raddoppiare la diffusione delle pompe di calore.
Nel piano – che vale centinaia di miliardi di euro – questa non è l'unica novità che impone un cambiamento radicale alle abitudini dei cittadini europei: sempre nel RePowerEu è previsto l'obbligo per tutti gli edifici pubblici e commerciali di installare pannelli solari sui tetti. Questo dovrebbe accadere entro il 2025. Mentre entro il 2029 lo stesso obbligo verrà esteso anche agli edifici residenziali e privati.
"Più diventiamo interdipendenti in Europa, più diventiamo indipendenti dalla Russia – ha twittato questa mattina la presidente Von der Leyen – L'obiettivo finale è un mercato europeo interconnesso per l'energia pulita. Questo è il fondamento di una vera Unione dell'energia pulita. Ed è così che noi ripotenziamo l'Ue".