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Opinioni

La ripresa verrà dalla moda, non dalle banche

Banche sotto i riflettori in borsa: se Mps attende l’aumento da 3 miliardi di euro Banco Popolare festeggia l’incorporazione di Creberg e Banca Italease. Ma attenzione: solo ad alcune tra le prime banche italiane servono almeno altri 5-5,5 miliardi di capitali, meglio puntare sul settore moda-lusso dove in attesa del debutto, il 16 dicembre, di Moncler tornano a correre Tod’s, Luxottica, Brunello Cucinelli e Ferragamo.
A cura di Luca Spoldi
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In borsa a tener banco sono sempre le vicende delle maggiori banche italiane come Mps, che oscilla sui 18,4 centesimi di euro per azione in attesa che l’aumento da 3 miliardi di euro varato dal Cda venga approvato dai soci dopo Natale consentendo di definire i termini dell’operazione (dal prezzo, che dovrebbe essere a forte sconto sul Terp, il prezzo per azione una volta scorporato il diritto di partecipazione all’aumento stesso, e dunque attorno ai 5-7 centesimi per nuova azione) e mentre Fondazione Montepaschi deve decidere che fare, visto che dovrebbe cedere fino al 12%-15% del capitale riducendo al 20% circa la propria partecipazione per rimborsare i 350 milioni di debiti che ha nei confronti di 12 diverse banche, a partire da Credit Suisse e Mediobanca, e che però corre seri rischi perché se nel frattempo il prezzo si avvicinasse alla soglia dei 12 centesimi per azione le banche potrebbero escutere il pegno cedendo i titoli che hanno in garanzia (che ammontano nel complesso ad una quota analoga a quella che vorrebbe collocare Palazzo Sansedoni per scrollarsi il debito dalle spalle).

Una situazione che fa gridare i politici locali al “golpe” ma che evidenzia ancora una volta i limiti di un modello in cui il controllo del credito è rimasto troppo legato al potere politico e troppo distante dalla logica economica, producendo vaste clientele che oggi a Siena come a Milano (in Bpm) o nel resto d’Italia non vorrebbero rinunciare alle proprie rendite di posizione. Chi invece va alla grande, sempre tra le banche, è oggi Banco Popolare, non solo perché beneficia, come gli altri titoli del comparto, dello stato di forma del mercato obbligazionario e in particolare dei Btp (attesi domani alla prova dell’asta dei decennali), di cui le banche tricolori hanno pieni i forzieri, ma anche perché ha annunciato la fusione per incorporazione delle controllate Credito Bergamasco (+14% abbondante in borsa a 16,19 euro) e Banca Italease, operazione che gli analisti di Mediobanca Securities giudicano molto “sensata” in vista dell’entrata in vigore delle norme di Basilea 3. In più la diluizione degli utili per azione dovute all’emissione di 11,5 nuove azioni Banco Popolare per ogni azione Credito Bergamasco sarà per gli analisti compensata dall’incorporazione degli utili distribuiti alle minority e dunque non ha impatto in termini di futuri dividendi, mentre Mediobanca Securities valuta che l’operazione possa migliorare di 40 punti base il Core Tier 1 ex Basilea 3 (visto a circa il 7,8% a fine 2013.

Un livello, questo, ritenuto ancora “sub-ottimale” e che porta gli analisti a confermare il rating “underperform” (farà peggio del mercato) e il prezzo obiettivo di 1,1 euro per azione, perché secondo loro la banca rimane comunque sottocapitalizzata e perché si riporti in media coi competitor “servirebbe ancora un’iniezione di capitale di 1,2 miliardi di euro”. Aggiorniamo dunque il conto e, in attesa di capire se la Legge di Stabilità appena approvata in Senato ed ora al vaglio della Camera chiederà qualche ulteriore “obolo” alle banche italiane, segniamo: 3 miliardi per Mps; 500 milioni per Bpm; fino a 800 milioni per Banca Carige (contando anche le dismissioni che si sta cercando di portare avanti); fino a 250 milioni per Veneto Banca (di dismissioni di asset “non strategici”, per lo più immobili) dopo l’aumento di capitale da 210 milioni del 2012, con in più una possibile conversione (parziale o totale) del prestito obbligazionario convertibile da 350 milioni di euro emesso lo scorso febbraio; possibile aumento fino a 1,2 miliardi di euro per Banco Popolare per riallineare i coefficienti patrimoniali al livello medio dei concorrenti. In tutto fanno almeno 5-5,5 miliardi di euro di mezzi freschi da trovare nei prossimi mesi.

Difficile pensare che possa passare tutto per operazioni di borsa senza robusti “sconti” e/o senza che il controllo possa passare di mano. A rallegrare gli investitori “patrioti” che stessero leggendo segnalo che sempre in borsa in queste ultime sedute si sono (ri)messi a correre i titoli del comparto della moda e del  lusso, come Salvatore Ferragamo, Tod’s, Luxottica e Brunello Cucinelli. Motivo di tanta esultanza il prossimo sbarco in borsa (l’operazione si è aperta oggi, il prezzo dovrebbe essere fissato l’11 dicembre, il debutto avvenire il 16 del mese prossimo) di Moncler, marchio “doc” di piumini in poliestere controllato dallo stilista Remo Ruffini che ha visto ieri approvato da Consob il prospetto di collocamento, nel quale viene indicata una prima forchetta indicativa tra un prezzo minimo non vincolante di 8,75 euro per azione e un prezzo massimo vincolante di 10,20 euro per azione sulla cui base potranno essere raccolti tra i 585 e i 681 milioni di euro per il 26,7% del capitale (672-785 milioni tenendo conto dell’eventuale esercizio integrale dell’opzione di greenshoe che aumenterebbe il numero di titoli collocati del 15%), equivalente a una valutazione complessiva di 2,2-2,5 miliardi.  Lo dico ancora una volta: dalle banche italiane non aspettatevi contributi alla ripresa, che potranno semmai arrivare dal settore del lusso e più in generale del “made in Italy” di qualità, purché ripartano gli investimenti.

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Luca Spoldi nasce ad Alessandria nel 1967. Dopo la laurea in Bocconi è stato analista finanziario (è socio Aiaf dal 1998) e gestore di fondi comuni e gestioni patrimoniali a Milano e Napoli. Nel 2002 ha vinto il Premio Marrama per i risultati ottenuti dalla sua società, 6 In Rete Consulting. Autore di articoli e pubblicazioni economiche, è stato docente di Economia e Organizzazione al Politecnico di Napoli dal 2002 al 2009. Appassionato del web2.0 ha fondato e dirige il sito www.mondivirtuali.it.
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