La richiesta di Cgil, Cisl e Uil a Draghi: prorogare il blocco dei licenziamenti
L’era Draghi, se dovesse iniziare con la decisione di accettare l’incarico da parte del presidente incaricato, si aprirà con il dialogo non solo con i partiti ma anche con le parti sociali. Ad assicurarlo è stato lo stesso Mario Draghi dopo aver ricevuto l’incarico, accettato con riserva, dal capo dello Stato. E il messaggio è stato prontamente colto dai sindacati, che oggi si rivolgono a Draghi chiedendo di prorogare il blocco dei licenziamenti. I segretari di Cgil, Maurizio Landini, Cisl, Annamaria Furlan, e Uil, Pierpaolo Bombardieri, hanno espresso la loro preoccupazione per “la situazione di emergenza sanitaria, sociale, occupazionale ed economica del Paese che rischia di aggravarsi nelle prossime settimane, quando scadrà il blocco dei licenziamenti e la cassa Covid”.
In una nota congiunta i tre segretari sottolineano: “Cgil, Cisl, Uil valutano molto positivamente che il presidente incaricato Mario Draghi abbia ieri affermato di voler aprire un confronto di merito anche con le parti sociali. Per questo Cgil, Cisl e Uil sono disponibili fin da subito ad incontrare Draghi per esternare le loro preoccupazioni”. La richiesta di prolungare lo stop ai licenziamenti era stata già rivolta dai sindacati al precedente governo, con un messaggio inviato da Landini al ministro dell’Economia uscente, Roberto Gualtieri. Ora, con l’incarico a Draghi, il messaggio viene ribadito.
In giornata era intervenuto sul tema Bombardieri, segretario della Uil, rivolgendosi invece al presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, secondo il quale servono interventi selettivi per il blocco dei licenziamenti. Bombardieri replica: “Chiedere oggi un blocco dei licenziamenti selettivo è voler accendere uno scontro sociale: se si vuole questo lo si dica chiaro. E l'unico modo per spegnere questa miccia è prorogare lo stop ai licenziamenti per tutti”.