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La rassicurazione di Gualtieri: “Per uscire dalla crisi nessuna misura lacrime e sangue”

Il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, assicura che il governo non ricorrerà ad alcuna misura “lacrime e sangue” per uscire dalla crisi economica dettata dal Coronavirus e per far tornare a scendere debito e deficit. Intervenendo alla Camera sul Def, Gualtieri spiega di puntare sulla crescita del gettito attraverso la lotta all’evasione fiscale.
A cura di Stefano Rizzuti
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Non ci sarà nessuna misura “lacrime e sangue” per uscire dall’emergenza economica conseguente a quella sanitaria dettata dal Coronavirus. Ad assicurarlo è il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, intervenendo alla Camera sul Def e sullo scostamento di bilancio. Secondo il titolare di via XX Settembre non serviranno “misure lacrime e sangue” per far tornare a scendere debito e deficit. Gualtieri, inoltre, assicura che entrambi i dati scenderanno “già il prossimo anno”. Intanto, la politica espansiva continuerà “sia nel 2020 che nel 2021 e negli anni successivi dovremmo ridurre il deficit e il debito”.

Da qui il ministro dell’Economia spiega: “Come dimostrano i risultati del 2019 per farlo non è necessario imporre misure lacrime e sangue ma si può continuare a lavorare per far crescere il gettito fiscale a parità di aliquote attraverso una seria politica di contrasto all'evasione supportata da innovazione, organizzazione e risorse umane qualificate”. Gualtieri, comunque, ammette che “ci aspettano periodi ancora difficili ma lo spirito di unità che ha pervaso il paese in questo drammatico periodo e che auspico potrà riflettersi in un ampio e costruttivo dialogo sulle misure da varare e in un largo sostegno alla richiesta di scostamento, che il governo rivolge al Parlamento, mi fa ritenere che con costanza e determinazione riusciremo a superare questo momento di difficoltà senza precedenti”.

La ripartenza italiana si dovrà calibrare su tre pilastri: la lotta all’evasione, la riqualificazione della spesa pubblica e gli investimenti per la crescita. Inoltre, prosegue il ministro dell’Economia, “per sostenere le spese dei cittadini e delle imprese per l'acquisto di presidi e dispositivi sanitari di protezione individuali, esenteremo integralmente dall'Iva le cessioni di questi beni per tutto il 2020 e a regime, dal primo gennaio del 2021, ridurremo l'aliquota iva al 5%”. L'Iva sulle mascherine, aveva annunciato lo stesso Gualtieri, verrà azzerata per tutto il 2020.

Per quanto riguarda le norme del decreto liquidità, Gualtieri spiega che hanno “generato 3,6 miliardi di finanziamento, di cui 450 milioni per le 21mila operazioni per i finanziamenti fino a 25mila euro”. Il ministro dell’Economia ricorda che finora il governo ha previsto 75 miliardi aggiuntivi “per il solo 2020 in termini di indebitamento netto e di 180 miliardi di stanziamenti di bilancio: una manovra espansiva poderosa, di una entità mai raggiunta dal dopoguerra a oggi”.

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