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La proposta tedesca contro il Covid: lavorare 4 giorni a settimana

La Germania pensa a soluzioni che facciano fronte alla crisi che sta colpendo alcuni settori. Uno, in particolare, preoccupa i tedeschi: l’industria dell’auto. Per questo motivo c’è chi ipotizza di accorciare la settimana lavorativa, facendola diventare di quattro giorni. Idea che piace anche al ministro del Lavoro di Berlino.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il mondo del lavoro sta cambiando radicalmente in questi mesi, a causa dell’emergenza Coronavirus. Prima lo smart working e ora un nuovo modo di pensare la vita dei lavoratori. Così in Germania si sta pensando a una soluzione diversa per aiutare alcuni settori che vivono una crisi inevitabile. Discorso che vale per l’industria dell’auto, per la quale potrebbe essere introdotta la settimana lavorativa di quattro giorni. Ad aprire la discussione sulla proposta è stato il capo di Ig Metall, proponendo questa possibilità come soluzione per salvare il settore in un periodo di transizione verso l’elettromobilità. Un passaggio che secondo alcune previsioni potrebbe costare migliaia di posti di lavoro nei prossimi anni.

La proposta: settimana lavorativa di 4 giorni

Un taglio dei dipendenti che può essere evitato con una rivoluzione del mondo del lavoro. Joerg Hofmann ha lanciato la sua idea alla Sueddeutsche Zeitung, parlando di una settimana lavorativa di quattro giorni, con una compensazione degli stipendi. La proposta, peraltro, non sembra essere solamente l’iniziativa di un singolo. Difatti anche il ministro del Lavoro, Hubertus Heil, si è detto favorevole a questa opzione, dichiarando il suo sostegno alla proposta pubblicamente. Hofrmann spiegava la sua idea: “La settimana di quattro giorni potrebbe essere una risposta al cambiamento strutturale di settori come l’industria dell’auto. In questo modo si potrebbero mantenere i posti di lavoro, invece che tagliare”.

L'ok del ministro e la compensazione degli stipendi

Per quanto riguarda l’aspetto degli stipendi, lo stesso Hofmann ipotizzava anche una “compensazione dei salari affinché i lavoratori possano permetterselo”. Un modo per non penalizzarli, quindi. Il ministro del Lavoro ha risposto dalle pagine del Deutschland Funke: “La riduzione del tempo di lavoro potrebbe anche essere una misura adeguata, con una parziale compensazione salariale”. Chiaramente un processo di questo genere ha necessariamente tempi lunghi, dovendo passare per un inevitabile accordo tra le parti sociali, come spiega ancora il ministro. Ma se il ministro, socialdemocratico, non ha dubbi, lo stesso non si può dire per la Cdu che guida la coalizione di governo. Ma nonostante i dubbi, i sondaggi dicono che i tedeschi sarebbero favorevoli a una settimana lavorativa corta.

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