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La proposta della Cgil: 200 euro al mese in busta paga contro inflazione e caro-bollette

Per Maurizio Landini, leader della Cgil, non basta il bonus una tantum da 200 euro contro l’inflazione, ma servirebbe un aumento dei salari di quella cifra ogni mese.
A cura di Giacomo Andreoli
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Non un bonus una tantum, ma un aumento dei salari in busta paga da 200 euro ogni mese. È questa la proposta lanciata dal leader della Cgil Maurizio Landini per affrontare l'inflazione e il caro-bollette. Durante il convegno del sindacato "Il lavoro interroga" Landini si è detto convinto che "la gente non ce la fa" ad arrivare a fine mese e che "ha già perso l'equivalente di una tredicesima". Quindi ha spiegato quale sarebbe per lui l'intervento giusto da fare davanti ai leader del centrosinistra (erano presenti Elly Schlein, Roberto Speranza, Giuseppe Conte, Enrico Letta, Ettore Rosato, Carlo Calenda, Nicola Fratoianni e Maurizio Acerbo).

"Tutti – ha detto Landini- parlano del prossimo autunno, ma siamo già ora nell'autunno caldo. Bisogna, quindi, aumentare il netto in busta paga, serve far crescere i salari. Il governo ha deciso per una tantum di 200 euro mentre per poter reggere questa situazione, tra inflazione e costi di energia, ai lavoratori servirebbero che nei rinnovi i contratti prevedessero un aumento di almeno di 200 euro nette al mese".

Poi, in merito alla proposta di Enrico Letta di destinare tutti i fondi della prossima legge di Bilancio al taglio del cuneo fiscale, Landini ha spinto a dare tutti "i benefici del taglio ai lavoratori". Secondo il leader della Cgil, infatti, "non è più il momento del ‘dividere un pochino' con le aziende e senza abbassare la guardia sul sistema pensionistico. Se infatti tagliare il cuneo per aumentare i salari finisce con il tagliare anche i contributi che servono a una pensione di dignità è un problema".

Infine sul caso della ragazza campana a cui erano stati offerti 280 euro al mese per 10 ore al giorno di lavoro ha aggiunto che sarebbe stata necessaria "una sollevazione popolare, altro che come qualcuno ha detto ‘non avete voglia di lavorare': il comportamento di chi ha offerto quel lavoro è inaccettabile". Quanto al lavoro nero invita il governo ad intervenire assieme a tutte le forze politiche per una "battaglia comune di dignità, di qualità del lavoro".

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