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La manovra Monti diventa più pesante: 25 miliardi di euro e pareggio di bilancio in Costituzione

Non sarà una manovra lacrime e sangue, ma il Governo Monti si appresta a varare una serie di misure economiche dal valore di 25 miliardi: nuove tasse, reintroduzione dell’Ici, aumento dell’Iva al consumo, riforma delle pensioni e pareggio di bilancio nella Costituzione.
A cura di Alessio Viscardi
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La manovra economica diventa più pesante: 25 miliardi di euro e pareggio di bilancio in Costituzione

Diventa più ingente la manovra economica allo studio del governo tecnico guidato dal professor Mario Monti. Dai 13 miliardi inizialmente previsti, passando per i 20 miliardi di euro preannunciati nei giorni scorsi, si arriva a 25 miliardi. Lo scenario generale prevede anche il peggioramento delle previsioni effettuate dall'Ocse: l'Italia in recessione a partire dal 2012 con un calo del Pil dello 0,5%. Monti detiene ad interime anche il ministero dell'Economia e propone in Europa una regola definita “aggiustamento per ciclo” sul lungo periodo, mentre in Patria si discute di tagli ai costi della politica. La presidenza della Camera e del Senato utilizzeranno da gennaio il metodo contributivo per il calcolo dei vitalizi, prevedendo anche di innalzare l'età pensionabile per deputati e senatori – che attualmente maturano il diritto alla pensione dopo appena una legislatura.

Sul piatto della trattativa tra il presidente Monti ei leader dell'Eurogruppo – Angela Merkel e Nicolas Sarkozy – l'impegno di inserire il pareggio di bilancio nella Costituzione e l'istituzione di una commissione indipendente di controllo dei conti pubblici. Montecitorio e Palazzo Madama dovranno, con un iter sveltito, approvare tali modifiche alla Carta Costituzionale in attuazione del Patto Europlus sottoscritto a marzo 2011.

Le modifiche all'articolo 81 della Costituzione prevederebbero l'obbligo del pareggio di bilancio e il divieto del ricorso all'indebitamento “se non al fine di considerare gli effetti del ciclo economico e previa autorizzazione delle Camere, adottata a maggioranza assoluta dei rispettivi componenti, e al verificarsi di eventi eccezionali”.

L'organo di controllo sui conti pubblici dovrà essere un organismo indipendente di nomina parlamentare, con i compiti di analisi e verifica della finanza pubblica, un una notevole riduzione del peso del Parlamento stesso nelle decisioni economiche. I dati delle analisi effettuate dall'istituto di controllo saranno messi a disposizione dei cittadini e dell'Unione Europea, come assicura il nuovo ministro per i rapporti con il Parlamento, Piero Giarda.

Gli interventi sulla previdenza sociale rimangono segreti, ma alcune indiscrezioni parlano del blocco del recupero inflazionistico per le pensioni del 2012 – misura che garantirebbe un risparmio di 6 miliardi di euro alla finanza pubblica. Previsto anche l'innalzamento delle aliquote per i lavoratori autonomi di due punti percentuali.

Misura che farà discutere e che crea frizioni con la Lega Nord, l'innalzamento dell'età per le pensioni di anzianità oltre i 40 anni rischia di far deflagrare il conflitto sociale. Per il recupero degli 11 miliardi previsti dal rapporto del commissario europeo Olli Rehn, inoltre, sarebbe allo studio un aumento della flessibilità nel lavoro con deroghe all'articolo 18.

Tagli previsti anche per le agevolazioni fiscali entro il 30 settembre 2012, con un taglio lineare di 4 miliardi per l'anno venturo e di 16 miliardi per il 2013. Ulteriori misure potrebbero essere la reintroduzione dell'Ici sulla prima casa all'interno della nuova tassa Imu, aumento dell'Iva, liberalizzazioni per 5 miliardi di euro. Il pacchetto di misure sarà al Consiglio dei ministri il 5 dicembre, che lo approverà in forma blindata per l'esame parlamentare.

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